Di fronte all'aggravarsi della crisi, il premier Silvio Berlusconi rassicura: «nessuno verrà lasciato indietro», a costo di sforare con il deficit. È con questo messaggio che il capo del governo ha voluto chiudere il G8 Lavoro intitolato "people first": «Non ne ho parlato con il ministro dell'Economia – ha detto – ma posso dire che non sono spaventato se dovessimo aumentare il deficit o il debito per far fronte ad una spesa provvisoria che rappresenta una priorità».
Berlusconi ha anche tenuto a precisare che per il momento non si corre questo rischio. Che le risorse esistenti sono «abbonanti», riferendosi agli 8 miliardi per il biennio 2009-2010 definiti con le Regioni – finalmente utilizzabili, visto che la Ue ha dato il via libera all'impiego della quota relativa al Fondo sociale europeo – in aggiunta ai 12 miliardi accantonati da lavoratori e imprese nel fondo Inps.
«Tremonti mi ha detto che quanto previsto è sufficiente – ha aggiunto Berlusconi – ma anche se ciò non fosse vero dico che non è possibile privilegiare i bilanci pubblici lasciando le persone nella disperazione». Dall'opposizione il Pd ricorda di «aver sollecitato da mesi una manovra per avere soldi veri» per le misure di sostegno al reddito, giudicando le parole del premier un'«ammissione dell'inadeguatezza di quanto fatto finora dal Governo».