«Decidere di non accorpare la data del referendum con quella delle altre elezioni, spendendo 400 milioni dei cittadini, è assolutamente inaccettabile». Lo ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia intervenendo alla 10/a Lezione Angelo Costa alla Luiss.
«Prima di parlare di un aumento delle tasse - ha sottolineato riferendosi all'ipotesi di un una tantum fiscale da destinare ai terremotati - vorrei vedere uno sforzo vero di riduzione della spesa pubblica improduttiva su cui invece non è stato fatto niente».
La situazione economica «resta difficile - sottolinea la presidente di Confindustria - ma si intravedono primi segnali di un'uscita dal tunnel che consentono all'Italia di ritornare sul cammino della crescita». La congiuntura rimane complicata, osserva Marcegaglia «ma emerge qualche debole indicatore che il peggio lo abbiamo visto. Possiamo cominciare un difficile cammino di ritorno alla crescita».
«Cavalcare nuovi driver di crescita». In primis «servirà più capitale e quindi bisognerà spingere per una maggiore aggregazione e capitalizzazione delle imprese perchè l'accesso al credito sarà difficile». Poi si dovrà puntare sull' «economia verde» che la Marcegaglia definisce come «nuova grande frontiera industriale» e aggiunge: «vogliamo essere protagonisti di questa nuova frontiera, vogliamo cavalcarla e ridurre il gap rispetto ad altri Paesi come la Germania».
Riforme strutturali ed «economia verde» sono, secondo la presidente di Confindustria «i driver della crescita» per l'Italia. Per il dopo-crisi, ha spiegato, bisogna individuare «meccanismi di crescita nuovi». E il primo su cui puntare è proprio «l'economia verde», cioè il risparmio energetico e l'innovazione tecnologica. «È questa la grande nuova frontiera industriale, vogliamo spingere culturalmente le nostre aziende ad investire in questo settore», ha aggiunto, ed è questo il tema che sarà al centro del prossimo G8 delle Confindustrie a Cagliari. L'obiettivo deve essere quello di raggiungere un accordo internazionale vero e concreto, ha proseguito, «e non solo dichiarazioni ai vertici internazionali».
Per far sì che l'Italia non sia più la «Cenerentola d'Europa» è però anche essenziale liberarsi dai «fardelli che porta sulle spalle» ed è quindi necessario «tornare a parlare di riforme strutturali, di taglio della spesa pubblica improduttiva, di liberalizzazioni, tutti temi totalmente accantonati in questi mesi». «Senza le riforme - ha concluso - il Paese non potrà avere un futuro migliore».
Le immatricolazioni auto
«È un dato molto positivo l'aumento della quota di mercato che conferma la capacità di Fiat di stare sul mercato». Questo il commento del presidente di Confindustria ai dati Acea sulle immatricolazioni auto a marzo. Marcegaglia plaude inoltre all'alleanza con Chrysler: «Anche l'operazione con Chrysler è in questo senso un'operazione di cui l'imprenditoria italiana è orgogliosa».