Subito 30 milioni di euro, poi i fondi strutturali per le catastrofi, alcune centinaia di milioni, stanziati dall'Unione europea. Sono questi i primi soldi che il governo utilizzerà per far fronte all'emergenza terremoto in Abruzzo. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine di una rapida riunione del Consiglio dei ministri ieri sera. Stamattina il premier tornerà a l'Aquila. Mentre giovedì è convocata una nuova riunione del Governo: sarà dato il via libera ad un provvedimento ad hoc che disporrà «risorse strutturali» per la riscotruzione.

Il Cavaliere, in due interviste telefoniche in diretta, prima a 'Matrix' e poi a 'Porta a Porta', ha annunciato anche l'intenzione di dar vita alla prima 'new town' proprio nelle vicinanze dell'Aquila, un'opera che si inserisce nel quadro del piano casa e che, dice, potrebbe essere completata nell'arco di 24-28 mesi.

La breve riunione del Consiglio dei ministri di ieri sera si è aperta rispettando un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e si e chiusa con la decisione che il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto nazionale. L'intervento del premier alla trasmissione televisiva è avvenuto dopo che il Consiglio dei Ministri, iniziato alle 19.35 di lunedì, aveva proclamato lo stato di emergenza nazionale. Durante la riunione si è anche deciso di conferire «i poteri di attuazione degli interventi d'emergenza» al Commissario delegato Guido Bertolaso. Ieri mattina il Premier ha firmato il decreto per lo stato d'emergenza.

La politica unita nel dramma. «Ho informato il presidente Berlusconi - spiega in una nota Dario Franceschini, segretario del Pd - della disponibilità del partito, con le sue strutture, la sua organizzazione e i suoi militanti, di collaborare in tutti i modi con le autorità competenti, a cominciare dalla protezione civile, nelle forme e nelle modalità che esse riterranno utili, per fronteggiare l'emergenza e alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite. E gli ho augurato buon lavoro. Di fronte a questo dramma ogni polemica va accantonata», conclude Franceschini.
Antonio Di Pietro (Idv) sul suo blog si domanda «che senso abbia investire nel progetto del ponte sullo stretto di Messina, esso stesso in zona ad alto rischio sismico, o discutere sulla costruzione di centrali nucleari sicure, se non si riescono neppure a garantire i requisiti antisismici nelle abitazioni». Di Pietro aggiunge «si è trattato di una tragedia che poteva essere contenuta». Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che il Parlamento promuoverà una sottoscrizione in favore delle popolazioni delle zone terremotate.
Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervenendo nell'Aula di Montecitorio dopo l'informativa del governo sul terremoto in Abruzzo, ha dichiarato di voler dare «carta bianca» al governo e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per affrontare l'emergenza del sisma. Domani si riuniranno a Roma la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Stato-Regioni.

Le Task-force d'emergenza. Un «tavolo permanente» in contatto costante con il direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è stato allestito al ministero dei Trasporti, a Roma. Lo ha confermato il ministro Altero Matteoli, che ha riferito anche che le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione degli organi competenti «alcuni treni con cuccette» da utilizzare come dormitori di fortuna. Quanto alla viabilità autostradale, il tratto tra Roma e l'Aquila «potrà essere riaperta domani almeno per le macchine, ma non per i mezzi pesanti, in modo da far affluire i velicoli per il soccorso».
Il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi poi ha fatto sapere che «sono state bloccate circa 400 stanze sugli alberghi della costa adriatica abruzzese per un totale di 10 mila posti che accoglieranno parte degli sfollati». Il governatore ha invitato i cittadini a «recarsi presso i punti di raccolta dove c'é assistenza sanitaria e la possibilità di avere pasti caldi». Poi un altro avviso: «Bisogna smettere di donare il sangue, i centro trasfusionali sono pieni e la situazione si può gestire tranquillamente con le risorse che al momento sono a disposizione». Chiodi, infine, ha ringraziato la protezione civile, «di cui - ha detto - dobbiamo essere fieri».
Il ministero per lo Sviluppo economico Claudio Scajola ha costituito una task-force per verificare i danni all'apparato produttivo e delle telecomunicazioni. Controlli riguarderanno anche la rete elettrica, per la quale è stata decisa la messa in funzione di tre gruppi elettrogeni per garantire che non ci sia nessuna deficienza nell'apporto di energia nella zona colpita.

Sindacati e Confindustria: «fondo di solidarietà». Le imprese «si sono subito mobilitate, stiamo già lavorando su alcune iniziative, la prima la faremo con Cgil, Cisl e Uil e raccoglieremo fondi a supporto delle famiglie» coinvolte nel terremoto in Abruzzo. Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, spiegando che Farmindustria «si è messa a disposizione per fornire farmaci ed emoderivati e tutte le nostre aziende di costruzioni si sono messe a disposizione della protezione civile perchè molte case sono distrutte o pericolanti». Confindustria, inoltre, sta «cercando di supportare le aziende del territorio: stiamo costituendo una task force per le aziende che hanno interrotto la produzione. Il primo pensiero, anche se siamo qui a Mosca per firmare accordi, va alle persone che stanno soffrendo o hanno perso la vita».

Il cordoglio del mondo. Dalla mattinata si susseguono i messaggi di cordoglio al Governo e al presidente della Repubblica da parte leader politici di tutto il mondo. Il presidente americano Barack Obama ha aperto oggi la sua conferenza stampa ad Ankara con il presidente turco Abdullah Gul inviando la sua solidarietà con le vittime del terremoto: «Desideriamo porgere le nostre condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto - ha detto - Ci auguriamo che l'invio dei mezzi di soccorso riesca a minimizzare i danni per le vittime».
«In questo momento l'Italia può contare sulla solidarietà dell'Unione europea», ha affermato l'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza comune dell'Ue, Javier Solana. Anche il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ha inviato un messaggio al premier Silvio Berlusconi per esprimere le «più sincere condoglianze»per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Messaggi di solidarietà e proposte di aiuto sono state inviate anche dallo Stato di Israele: l'ambasciatore di Israele in Italia Gideon Meir ha riferito a radio Gerusalemme che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha espresso al presidente del consiglio Silvio Berlusconi le condoglianze per le vittime del terremoto che oggi ha colpito l'Italia centrale.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha espresso la sua solidarietà: «In queste circostanze dolorose - ha scritto Sarkozy nella lettera a Berlusconi resa nota dall'Eliseo - le esprimo a nome personale e del popolo francese, la mia profonda partecipazione in questa prova e la solidarietà della Francia a fianco di tutti quelli che sono in lutto e nel dolore».
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha inviato un telegramma di condoglianze al presidente della Repubblica e al premier e si è detto pronto a prestare all'Italia tutti gli aiuti necessari per risolvere le conseguenze della sciagura. Papa Benedetto XVI si dice «costernato» per la tragedia che ha colpito l'Abruzzo e assicura le proprie preghiere per le vittime, i superstiti, in particolare i bambini, e i soccorritori.