Di seguito il testo integrale del messaggio inviato dal Papa all'arcivescovo dell'Aquila, mons. Giuseppe Molinari, in occasione dei funerali solenni delle vittime del terremoto che si sono celebrati questa mattina. Il testo č stato letto, all'inizio della cerimonia, dal segretario particolare di Benedetto XVI mons. Georg Ganswein.
«In queste ore drammatiche in cui un'immane tragedia si č riversata su codesta terra, mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia, implorare da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa per i feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto. Ho chiesto al mio Segretario di Stato di venire a presiedere questa celebrazione liturgica straordinaria in cui la comunitį cristiana si stringerį intorno ai propri defunti per dare loro l'estremo saluto. Affido a lui, e al mio segretario particolare, il compito di recarvi di persona l'espressione della mia accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura. In momenti come
questi, fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto ed aprano il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui 'non vi sarį pił la morte nč lutto nč lamento nč affanno, perchč le cose di prima sono passatč (Ap 21,4). Sono certo che con l'impegno di tutti si puņ fin d'ora far fronte alle necessitį pił impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltį. Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si č avvertita anche in Vaticano, ed ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietį, grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di un'azione sempre pił incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati»