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Il Tutor fa scattare verbali e ricorsi

di Maurizio Caprino

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Lunedí 01 Settembre 2008

Diminuiscono multe e incidenti, ma aumentano i ricorsi. Insomma, sui tratti autostradali dove opera il sistema Tutor (in grado di misurare anche le velocità medie) i guidatori perlopiù si adeguano e rallentano, dimostrando che i controlli automatici ben concepiti non servono per fare cassa ma per migliorare la sicurezza. Ma l'effetto non è così immediato: le cose vanno meglio dove il Tutor è stato attivato da più tempo. Sono le tendenze principali del bilancio 2008 (aggiornato a domenica 24 agosto per le multe e a tutto giugno per gli incidenti) preparato dalla Polizia stradale per «Il Sole-24 Ore del Lunedì».

Quest'anno i verbali sono stati 327.334, oltre il doppio rispetto al totale dei primi 22 mesi di funzionamento (23 dicembre 2005-30 settembre 2007). Ma all'epoca il Tutor era molto meno esteso: 35 chilometri all'inizio (su A4, A13 e A14), diventati 1.200 un anno fa e 1.600 oggi (sui tratti citati nella tabella in alto).

Quindi è più indicativo il numero d'infrazioni rilevate per ogni ora di funzionamento del sistema (che non può essere acceso costantemente, si veda l'articolo a destra). E qui si vede invece un calo: dal 1° gennaio al 24 agosto, le violazioni sono state 3,03 all'ora, contro le 5,2 registrate dalla prima attivazione assoluta del Tutor al 14 aprile 2007. Sei mesi dopo si era già scesi a 4,04.

La conferma dell'influenza del tempo viene dai dati per singola tratta: il maggior numero di violazioni all'ora (6,55) si registra sulla Milano-Bologna, dove il Tutor funziona solo su poche sezioni e da pochi giorni (il 25 luglio su alcune e il 22 agosto su altre, mentre entro l'autunno la copertura sarà completa). Segue a ruota (6,33) la Roma-Caserta, che in ordine di tempo è il penultimo tratto esteso a essere stato messo sotto controllo (dal 18 giugno 2007). Quest'autostrada ha il primato assoluto di verbali 2008 (162.578), probabilmente perché rispetto alla Milano-Brescia (l'altra dove il Tutor è stato acceso molto, cioè circa 25mila ore) è meno congestionata.
In controtendenza l'unico, breve tratto della Roma-Firenze (quello fino a Ponzano Romano) dotato di Tutor, dove si è iniziato il 15 marzo e i verbali sono appena 1,34 l'ora; ma qui ci sono più curve. Considerazioni valide a maggior ragione sul tortuoso percorso Busalla-Bolzaneto dell'A7 e su A24 e A25.

Su alcune autostrade (quasi tutte a due corsie, che per questo di solito consentono medie più basse) il Tutor è stato usato per misurare anche la velocità istantanea, come se fosse un Autovelox. E in effetti la frequenza delle infrazioni accertate con questa modalità è stata superiore: un boom (11,23 l'ora) sull'A7 e abbastanza su A24 e A25. In controtendenza la Pescara-Foggia, dove il traffico scorre, quindi le medie quasi coincidono con le velocità istantanee.

Quanto al tipo dei veicoli colti in fallo, si conferma la netta prevalenza delle autovetture, che però sono anche la categoria che circola di più.

Quanto ai ricorsi, si stima che riguardino il 5% dei verbali. Molto più dello 0,011% di un anno fa e ormai in linea con la media delle altre infrazioni. Una tendenza che però non preoccupa: sono spesso ricorsi generici, cioè non specifici riguardo alle caratteristiche del Tutor, per cui danno l'impressione di essere stati scaricati da siti web che promettono più del dovuto. Inoltre, molti sono basati su motivazioni errate (come il mancato fermo immediato del veicolo, non necessario dal 2003, o la mancata taratura), per cui dovrebbero essere accolti di rado.

Si conferma la netta diminuzione degli incidenti. Sui tre tratti estesi finora controllati dal Tutor, calano sia il totale sia il numero dei mortali (si veda il grafico sotto). Quest'ultimo dato è il più importante e anche il più positivo, perché i cali vanno dal 50 al 66%. Più differenziata la situazione sui totali: si va dal -16% della Roma-Caserta e della Pescara-Foggia al -44% della Milano-Brescia.

Lunedí 01 Settembre 2008
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