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Multe, via libera ai rincari: aumentano del 5 per cento

di Maurizio Caprino

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Venerdí 02 Gennaio 2009

Alla fine, i rincari sono stati del 5 per cento. E, soprattutto, sono scattati regolarmente: l'adeguamento biennale degli importi delle multe all'inflazione - previsto all'articolo 195 del Codice della strada - è in vigore da ieri, dopo che nelle settimane scorse si era diffusa la voce di una moratoria per la crisi economica. Come per tutti gli adeguamenti degli ultimi anni, i nuovi importi si applicano in modo disomogeneo: non possono valere per le sanzioni introdotte o modificate dalle norme che hanno toccato recentemente il Codice della strada, perché in questi casi non è ancora maturato il biennio prescritto. Restano ferme anche le multe per le infrazioni più gravi (soprattutto alcol e droga), perché di natura penale e l'adeguamento tocca solo quelle amministrative.

L'adeguamento è stato disposto dal decreto ministeriale datato 17 dicembre 2008, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 30 dicembre dopo un complesso "giro" necessario per raccogliere le firme dei ministri prescritte dall'articolo 195. Il decreto è emanato dal ministro della Giustizia, di concerto con Economia e Infrastrutture. L'iter era stato rallentato anche perché si era ipotizzato di estendere a queste sanzioni il beneficio del blocco recentemente deciso dal Governo per alcune tariffe, in modo da attenuare gli effetti della crisi economica sui cittadini. Ha prevalso però la constatazione che le sanzioni hanno natura diversa rispetto alle tariffe. Come di consueto i nuovi importi sono stati calcolati sulla base degli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al biennio precedente, che segnalano un aumento del 5 per cento, applicato agli importi delle sanzioni con gli arrotondamenti all'euro superiore o inferiore previsti a partire dal 2005 dal comma 3-bis dello stesso articolo 195. Così, per esempio, il divieto di sosta "semplice" (senza pericolo alla circolazione) passa da 36 a 38 euro, il mancato uso di cinture o seggiolini da 70 a 74 euro e l'eccesso di velocità più diffuso (quello nella fascia tra gli 11 e i 40 chilometri orari più del consentito) da 148 a 155 euro. Restano tuttavia invariate molte sanzioni per infrazioni gravi: dall'eccesso di velocità per più di 40 orari (370 euro) e oltre i 60 orari (500 euro) fino all'alcol (da 500 a 12mila euro, secondo il grado di ebbrezza e l'eventuale responsabilità in un incidente) e alla droga (da 1.500 a 12mila euro, secondo le circostanze). Invariata la multa per chi durante la guida parla al telefonino senza auricolare o vivavoce, e quella per i neopatentati che superano i limiti di potenza del veicolo o di velocità di marcia specifici (articolo 117 Cds): in questi casi, l'importo resta 148 euro. Nel settore dell'autotrasporto, ferma a 143 euro la multa per chi altera o tiene in modo incompleto il modulo per il controllo delle assenze dei conducenti.

I mancati rincari sono perlopiù dovuti al fatto che riguardano sanzioni introdotte o inasprite da modifiche al Codice tanto recenti (soprattutto il decreto Bianchi, Dl 117/07) da non aver maturato il biennio richiesto. Nel caso di alcol e droga, però, la causa sta nella natura penale delle infrazioni.

Intanto sulle strade italiane diminuiscono incidenti e morti: dal 1°gennaio al 28 dicembre 2008 i primi sono in calo del 9%, mentre del 5,8% i deceduti (184 morti in meno). La diminuzione degli incidenti con lesioni e persone ferite è del 10% (10.018 feriti in meno). Polizia stradale e Carabinieri hanno contestato 3.271.690 infrazioni al codice della strada, di cui 1.077.947 per eccesso di velocità, mentre per guida in stato di ebbrezza i verbali sono stati 47.294, 4.528 invece per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ritirate infine 103.758 patenti di guida e 123.757 carte di circolazione.

Venerdí 02 Gennaio 2009
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