Slitta la fiducia sul ddl sicurezza. Il Governo la porrà martedì 12 maggio alle 10 su tre maxiemendamenti al ddl sicurezza, i tre voti si terranno, poi mercoledì 13 maggio, mentre il voto finale al provvedimento è previsto giovedì in tarda mattinata in diretta tv. Lo ha stabilito la capigruppo di Montecitorio in una riunione che si è svolta nel pomeriggio. Tutta colpa della burocrazia parlamentare, hanno detti i leghisti. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni auspicava, invece, che il Governo chiedesse la fiducia già stasera. «Se il voto di fiducia sul ddl sicurezza dovesse essere rinviato di una settimana - aveva annunciato qualche ora fa - dovrebbero tornare a piede libero circa 250 clandestini».
«Finalmente - ha detto il ministro dell'Interno nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chici - poniamo la parola fine a una telenovela che si è prolungata fin troppo e mettiamo a disposizione delle forze di polizia, dei sindaci e dei cittadini gli strumenti adeguati e più moderni per contrastare l'immigrazione clandestina, la criminalità organizzata e portare più sicurezza in città».
I tre maxiemendamenti raggruppano tre grandi capitoli del provvedimento: contrasto all'immigrazione clandestina, lottaalla criminalità organizzata, sicurezza pubblica. Le polemiche maggiori sollevate dall'opposizione, riguardano tre norme: il reato di immigrazione, le ronde e l'allungamento a 180 giorni della permanenza nei Cie degli immigrati illegali. (N.Co.)