Tutti i numeri dei ballottaggi:
al primo turno Pdl e Lega hanno vinto in 26 province, il centrosinistra si è fermato a 14.
9 sono i comuni capoluogo dove la maggioranza è già uscita vittoriosa, contro i 5 del Pd.
Ora il voto interessa 22 province e 99 comuni, 16 dei quali capoluogo.
Oltre 13 milioni e mezzo sono gli elettori chiamati al voto.
Le sfide più importanti
I big match riguardano: le amministrazioni provinciali di Milano e Torino e i comuni di Bologna, Firenze, Padova e Bari.
A Milano, per la provincia, la sfida è tra il candidato del Pd, uscente, Filippo Penati (38,7%) e Guido Podestà (48,8%) del Pdl. La lista pensionati (1,3 per cento) si é apparentata con il centrodestra, l'Udc (3,8 per cento) lascia libertà di voto.
A Torino, per l'amministrazione provinciale, si contendono la poltrona di presidente Claudia Porchietto (41,5%) del Pdl e l'uscente Antonino Saitta (44,3%) del Pd. L'Udc (4,6 per cento) si é apparentata con il centrosinistra.
Per il comune di Bologna il candidato sindaco del Pd, Flavio Delbono, è accreditato al 49,4% contro il 29,15% di Alfredo Cazzola. A Firenze Matteo Renzi del Pd (47,5%) corre contro Giovanni Galli del Pdl (32%). A Bari Michele Emiliano del centrosinistra (49%) è in corsa per la poltrona di primo cittadino contro Simeone Di Cagno Abbrescia del Pdl (46%). A Padova il sindaco uscente del Pd, Flavio Zanonato (45,6%) sfida Marco Marin, Pdl-Lega (44,8%).
Il centrosinistra è ottimista: conta di vincere in 10 dei 16 comuni capoluogo e considera Bologna e Firenze sicure o quasi. A Padova il sindaco uscente Flavio Zanonato, pur in vantaggio al primo turno, deve fare i conti con un quadro politico che vede il netto prevalere di Lega e Pdl. Decisivo potrebbe essere l'apporto dell'Udc. Ma è la Puglia ad essere considerata il vero laboratorio dell'alleanza Pd-Udc: il partito di Pier Ferdinando Casini nel capoluogo ha ottenuto il 3,6 per cento e appoggerà Michele Emiliano.
