Patto a due su referendum e ballottaggi fra il Cavaliere e il Senatur: nessun sostegno del premier al referendum elettorale fortemente osteggiato dal Carroccio in cambio del sostegno ai candidati del Pdl nei ballottaggi. Con una nota irrituale affidata all'ufficio stampa di Palazzo Chigi e non ai portavoce dei rispettivi partiti, il premier Silvio Berlusconi, a conclusione della riunione avuta ieri sera con il segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, «ha ritenuto di esplicitare che la riforma della legge elettorale debba essere conseguente alle da tutti auspicate riforme del bicameralismo perfetto e che, pertanto, non appare oggi opportuno un sostegno diretto al referendum» elettorale che si svolgerà il 21 giugno.
Berlusconi e Bossi, sottolinea la nota, in vista dei prossimi ballottaggi per le elezioni amministrative hanno condiviso la necessità di un «comune e forte impegno del Popolo della libertà e della Lega Nord a sostegno dei candidati» nei ballottaggi per «completare l'eccezionale successo della quasi totalità delle amministrazioni già conquistate al primo turno».