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Europee, eletto Mastella,
non passa Emanuele Filiberto

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9 giugno 2009

Silvio Berlusconi non taglia il traguardo dei tre milioni di preferenze alle elezioni europee e incassa "solo" 2,7 milioni di voti. Fa quindi meglio del 2004 (+365 mila) ma non supera il tetto dei 2,9 milioni raggiunto nel 1994 e del 1999, quando poteva contare sugli elettori di Forza Italia ma non su quelli di Alleanza Nazionale. In tutti i casi, il Cavaliere si era presentato in tutte e cinque le circoscrizioni.

Nel Pd il primo posto (il terzo in assoluto) è del volto del Tg1 David Sassoli che mette insieme 400.502 preferenze, ma realizza l'impresa di raccoglierle tutte in una sola circoscrizione, il Centro; la piazza d'onore (dopo il Cavaliere) va invece all'ex pm e candidato con l'Italia dei Valori Luigi De Magistris, che ha ricevuto 415.646 preferenze (ma in 5 circoscrizioni), sorpassando lo stesso Di Pietro.

BIG - Nel Pdl, subito dopo il premier, si colloca il ministro della Difesa Ignazio La Russa che, candidato nel Nord-Ovest, ottiene 223.428 voti. Per Bossi invece c'è un quinto posto nella top ten generale con 334.444 preferenze, anche per lui in tutte le circoscrizioni. Antonio Di Pietro si deve accontentare di un quarto posto con 396.641 voti (5 circoscrizioni).

NEW ENTRY - Ottima la performance per la novità targata Pd Debora Serracchiani: la giovane avvocato fa il pieno e, con 73.910 preferenze in Friuli Venezia Giulia, batte il premier che si ferma a quota 64.286. Ed è suo il podio anche nella Circoscrizione Nord-Est nelle liste del Pd: terza in lista, si lascia dietro, con un totale di 144.558 voti, Luigi Berlinguer (che capolista ottiene 80mila voti). Il Nord premia anche il leghista Matteo Salvini (70.021) e Mario Borghezio (48.290). Si occuperà di Europa d'ora in poi anche Lara Comi (oltre 63mila), finita in mezzo alle polemiche sulle veline del Pdl e che è stata coordinatrice del partito in Lombardia per i giovani.

TV E SPORT - Seggio a Strasburgo quindi per il giornalista Sassoli, che così segue una tradizione ormai consolidata. Stando alla prima classifica non passa invece Iva Zanicchi, mentre l'ex signorina buonasera Barbara Matera si piazza al secondo posto nella circoscrizione Sud subito dopo Berlusconi con oltre 130mila preferenze.

EX SINDACI - Lasciando la politica nazionale per quella europea, Leonardo Domenici, che si deve accontentare di un terzo posto con 102mila preferenze, e Sergio Cofferati che, nonostante le polemiche che hanno accompagnato la sua candidatura, ottiene invece più di 200mila voti. Ce la fa anche l'ex primo cittadino di Milano Gabriele Albertini (Pdl): si deve però accontentare di 66.930 preferenze.

GRANDI FIRME - Resta fuori Rosaria Capacchione, cronista del Mattino specializzata nelle indagini sulla criminalità organizzata e candidata nelle liste del Pd. Niente da fare anche per Sergio Staino, il padre di Bobo e firma storica dell'Unità, che si era presentato con Sinistra e Libertà. Arriva invece in Europa Magdi Cristiano Allam, candidato per l'Udc e firma del Corriere della Sera per molto tempo: a lui 39.637 preferenze.

CHI NON CE LA FA E CHI DICE ADDIO - Restano fuori tutti i candidati dei partiti minori. Tra gli esclusi anche l'erede dei Savoia Emanuele Filiberto (Udc), l'ex senatore Nino Strano (Pdl) che la scorsa legislatura divenne celebre per aver festeggiato la caduta del governo Prodi mangiando una fetta di mortadella nell'Aula di Palazzo Madama. Al momento non rientra (ma potrebbe farcela considerando le rinunce) nella lista degli eletti Gianni Vattimo, che quest'anno ha smesso di insegnare all'Università di Torino e si è candidato nelle liste dell'Idv. Esiguo però il gruzzolo del professore: 14.951 voti.

LE ISOLE PREMIANO LA LOTTA ANTIMAFIA - Per il Pd, nella circoscrizione insulare, il primo posto è di Rita Borsellino con 229.981 preferenze, seguita seppure a distanza (150.368) da Rosario Crocetta sindaco di Gela da sempre impegnato nella lotta alla criminalità organizzata.

GLI EX DC - Ce la fa Ciriaco De Mita che nelle liste Udc si piazza al primo posto con 56.442 preferenze, e ce la fa anche l'ex Guardasigilli Clemente Mastella che può contare su 111.710 voti. Seggio in Europa anche per Silvia Costa, che ha diretto il settore propaganda della Dc e che si è candidata con il Pd, e per Carlo Casini (43.020), leader storico del movimento per la vita ed eletto nell'Udc.

9 giugno 2009
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