Il giorno dopo la pubblicazione delle foto di Villa Certosa, è battaglia sugli scatti che hanno fatto il giro di tutti i siti del mondo dopo la pubblicazione su El Pais. Foto per le quali il premier Silvio Berlusconi ha querelato El Pais e Repubblica. Cinque scatti della scorsa estate con il teleobiettivo puntato sulla villa del Cavaliere.
Nello stock di foto, tutte scattate dal fotoreporter sardo Antonello Zappadu - che il fotografo aveva già tentato di vendere a Panorama per 1,5 milioni di euro e di cui il Cavaliere aveva chiesto e ottenuto il blocco della diffusione in Italia – Berlusconi che passeggia nel patio e a bordo piscina, due ragazze in topless, una giovane donna con cappotto rosso e stivali guardata a vista da un addetto alla sicurezza, l'ex premier ceco Topolanek ritratto in costume adamitico.
«Foto ritoccate ad arte». Per l'ex primo ministro ceco quella quello pubblicato da El Pais è un «fotomontaggio», strumento di una «campagna di sinistra» messa in piedi in occasione delle elezioni europee. «Quello nella fotografia sono io», ha detto l'uomo politico a Aktualne.cz, «ma la foto è stata manipolata. Non è autentica».
Dalle pagine di Repubblica il direttore di El Pais, Javier Moreno spiega di aver pubblicato le foto di Villa Certosa perché «il diritto di vederle era stato negato ai lettori italiani» e, aggiunge, «ogni informazione che riteniamo utile e rilevante per il dibattito politico, in Spagna o nel mondo, abbiamo l'obbligo di diffonderla». A Moreno «è sembrato un grave abuso utilizzare la procura per fare in modo che gli italiani non potessero vedere le immagini». Inoltre secondo Moreno, «ciò che le foto trasmettono» è «quella confusione tra la sfera pubblica e privata, una sorta di miscuglio immorale, che sta degradando lo Stato democratico in Italia». «Basta vedere la sua reazione sempre più furiosa - aggiunge - per capire che la vicenda lo può danneggiare», non tanto, però, «a breve scadenza e dal punto di vista elettorale, quanto, osserva, »a livello di immagine internazionale».
Ieri sera Berlusconi, durante la registrazione di Matrix ha annunciato la querela e una causa civile per danni a El Pais e Repubblica, ha ironizzato sulla vicenda («Ma vadano a quel pais mi sono scocciato di questo modo di fare») e ha ribadito che in quelle foto non c'è «nulla che sia negativo», che sono scatti «normalissimi» ma che si è di fronte a un «illecito» che è quello di «violazione della privacy di un cittadino, che è anche il presidente del Consiglio» e che in quel momento stava ospitando un altro premier, il ceco Topolanek.
Intanto altre foto potrebbero essere pubblicate all'estero. È risultato, infatti, che prima del sequestro delle foto in Italia il fotoreporter sardo Zappadu aveva già dato nei giorni scorsi l'incarico di commercializzare le foto scattate a villa Certosa a una società colombiana (Ecoprensa).
Intanto al Times di Londra il ministro degli Esteri Franco Frattini dice basta con gli «attacchi scandalosi» contro Silvio Berlusconi. Nell'analisi del quotidiano londinese intitolata "Berlusconi: Scandaloso? Beato lui!", il corrispondente da Roma Richard Owen sottolinea che «nei corridoi della sede fascista del ministero degli Esteri vicino al Tevere, c'è una preoccupazione crescente per l'impatto della pittoresca vita privata di Berlusconi sull'immagine dell'Italia all'estero». Frattini si dice fiducioso sui risultati del voto e sottolinea che il mondo farebbe bene a distogliere l'attenzione dai fatti privati del presidente del governo per concentrarsi su altri aspetti del Belpaese, come l'impegno in Afghanistan, il contributo alla pace in Medio Oriente o i progetti per una riforma finanziaria globale al G8.