È una visita storica e vogliamo trattarla come tale » dice il responsabile della Farnesina, Franco Frattini, alla vigilia dell'arrivo a Roma, questa mattina, del leader libico Muammar Gheddafi. Quattro giorni di incontri con i massimi esponenti delle istituzioni, dell'economia e della società civile in un clima non privo di polemiche. Il tutto tra imponenti misure di sicurezza soprattutto intorno a Villa Pamphili dove è stata piantata la tenda beduina che fungerà da alloggio per il leader libico accompagnato da una delegazione di 300 persone.
La visita rappresenta l'atto finale della riconciliazione tra Roma e Tripoli dopo l'accordo di amicizia e cooperazione firmato il 30 agosto del 2008 a Bengasi da Gheddafi e dal premier italiano, Silvio Berlusconi, che prevede la realizzazione, a spese dell'Italia, di opere infrastrutturali in Libia per complessivi 5 miliardi di dollari in venti anni. Oggi a Palazzo Chigi Gheddafi e Berlusconi implementeranno l'intesa di un anno fa con uno scambio di lettere per 100 borse di studio per studenti libici, firmeranno un memorandum per il rilascio dei visti (i nati a Tripoli potrebbero avere una corsia preferenziale) e un accordo di cooperazione sulla pesca. In corso di negoziato anche l'accordo contro la doppia imposizione. Non ancora risolto, invece, il problema dei crediti insoluti vantati dalle imprese italiane (vi è una differenza di 200 milioni di euro tra le valutazioni italiana e libica).Rimandato anche l'insediamento della commissione che dovrà concordare le opere infrastrutturali da realizzare in Libia. I tecnici di parte libica sono già nominati ma non altrettanto è avvenuto per gli esperti italiani dei ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia.

Il colonnello arriverà questa mattina a Roma e il primo impegno è previsto alle 12,30 al Quirinale dove lo attenderà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per una colazione di lavoro. Alle 18 è in programma l'incontro con Berlusconi e Frattini a Palazzo Chigi per la firma degli accordi. Il premier italiano e il "leader" si recheranno poi a Villa Madama per la conferenza stampa congiunta. Domani Gheddafi incontrerà il presidente del Senato, Renato Schifani e parlerà nell'aula di Palazzo Madama. Poi all'Università La Sapienza l'incontro con studenti e docenti prima di recarsi in pomeriggio in Campidoglio per incontrare il sindaco Gianni Alemanno insieme al quale si affaccerà su Piazza del Campidoglio per un breve discorso. Venerdì giornata dedicata anche alle imprese e alla società civile. In Confindustria Gheddafi incontrerà il presidente Emma Marcegaglia per un convegno sulle relazioni economiche tra Italia e Libia dopo colloqui ristretti con alcuni esponenti del mondo economico e finanziario come Fulvio Conti e Alessandro Profumo (con l'ad di Eni, Paolo Scaroni, è previsto un colloquio a quattr'occhi). A seguire Gheddafi al parco della Musica (dove sarà accolto dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna) incontrerà rappresentanti femminili del mondo imprenditoriale e culturale. In pomeriggio visita al presidente della Camera Gianfranco Fini e partecipazione al convegno di Italianieuropei con Massimo D'Alema e Giuseppe Pisanu. Sabato, sotto la tenda, Gheddafi ascolterà gli italiani di Libia (anche se non come membri dell'associazione dei rimpatriati Airl, presieduta da Giovanna Ortu) mentre è in forse l'incontro con gli ebrei di Tripoli che non intendono partecipare ai colloqui il giorno del Shabbat. Ma non mancano numerose critiche alla visita del colonnello: dai radicali che votarono contro l'accordo di Bengasi alla sezione italiana di Amnesty Internayonal che chiede di bloccare la cooperazione senza garanzie sui diritti umani.