Un gas, molto diffuso, a basso impatto ambientale in caso di combustione in motori termici e decisamente economico sia per l'uso autotrazione sia per uso industriale: queste le caratteristiche del Gpl, caratteristiche che ne spiegano la diffusione e quindi, la necessità di trasporto. Una diffusione che risale agli anni '50.
Il Gas di Petrolio Liquefatto-GPL, la formula chimica è C3H8 estratto da giacimenti di gas naturale (per il 55%) e prodotto dalla raffinazione del petrolio (45%), infatti, ha rappresentato una valida risposta alle esigenze di ricostruzione del dopoguerra essendo un combustibile molto più pratico, maneggevole e facilmente trasportabile rispetto a legna e carbone. Il gas propano e il gas butano,cioè, passano allo stato liquido molto agevolmente, favorendone lo stoccaggio e il trasporto in recipienti a pressione, quali cisterne ferroviarie o stradali, e l'utilizzo in bombole e serbatoi di varie dimensioni.
Come il gas naturale, il GPL è una fonte energetica «a basso impatto ambientale» impiegata principalmente nel settore residenziale ed in quello dei trasporti. Si tratta di un combustibile ecocompatibile in quanto il contenuto di sostanze inquinanti e di gas ad effetto serra immesse in atmosfera durante la combustione - sia nell'uso residenziale che in quello autotrazione - è percentualmente inferiore rispetto a quello dei combustibili liquidi tradizionali.
Sotto forma di liquidi, i GPL possono essere facilmente immagazzinati, manipolati e trasportati in recipienti a pressione quali cisterne navai, ferroviarie o stradali e resi fruibili con modalità economicamente convenienti nei luoghi di utilizzo domestici e industriali o per l'alimentazione delle auto. Nel settore residenziale queste caratteristiche consentono di stoccare importanti quantità di energia in recipienti di piccole dimensioni (le bombole, i depositi interrati) e questo rende il combustibile facilmente disponibile al domicilio dell'utente, anche in località disagiate, dove condizioni logistiche e geografiche rendono non realizzabili altre modalità per il soddisfacimento della domanda energetica.
Nell'uso autotrazione, il suo stoccaggio, in fase liquida ed a bassa pressione, nei piccoli serbatoi delle autovetture permette all'automobilista di godere di una autonomia identica a quella dei veicoli tradizionali, con un peso addizionale molto contenuto.