Senatori e deputati al di sotto della sufficienza, aule semivuote. E un Parlamento che rischia di diventare «un ente inutile». Forse lo spaccato offerto dal rapporto Cittadinanzattiva sul lavoro delle due Camere eccede un po' nel pessimismo. Ma, allo stesso tempo, rilancia uno temi più sentiti dall'opinione pubblica: la scarsa produttività dei parlamentari.
Che i deputati del Pd e dell'Idv presentino più mozioni e ordini del giorno di quelli del Pdl non meraviglia. Tanto che lo stesso rapportone rimanda allo specifico ruolo proprio dell'opposizione e a quello altrettanto specifico (e opposto) della maggioranza. Quel ruolo che motiva i parlamentari di Pdl e Lega a essere più presenti in Aula per garantire il numero legale e l'approvazione delle leggi. Desta piuttosto preoccupazione il fatto che su una scala che va da 0 a 10, "i migliori", i deputati dell'Idv, non arrivino neppure al 4. Troppo severi i giudici o troppo lavativi i giudicati?
Per non scadere nel qualunquismo, c'è poi da annotare che spesso le classifiche fanno strame delle singole personalità e delle relative funzioni. Un esempio: il senatore Domenico Nania del Pdl figura tra gli ultimi nella graduatoria della produttività. Ma lui casca dalle nuvole: «Io ho un ruolo istituzionale in quanto vicepresidente del Senato, per prassi quindi non firmo disegni di legge né mozioni». In quanto presidente di seduta, racconta ancora Nania, «spesso non partecipo al voto d'Aula perché sto dall'altra parte dell'emiciclo». Basterà questa giustificazione a sottrargli il peso di ultimo della classe?