Per meno di un punto non riesce alla Lega il sorpasso sul Pdl in Veneto: gli uomini di Umberto Bossi si fermano al 28,4% mentre il partito del premier Silvio Berlusconi raggiunge il 29,3%. Alla luce del risultato, e stando a quanto ribadito nei giorni scorsi dallo stesso presidente del Consiglio, dovrebbe essere quindi di nuovo il Pdl, l'anno prossimo, ad esprimere il candidato alla presidenza della Regione.
Alla Lega va comunque la maggioranza delle province: il Carroccio vince a Belluno (26,98% contro 26,89%), a Treviso (34,3% contro 27%), a Vicenza (33,2 contro 29) e a Verona (33,8% contro 28,7%). Il Pdl si impone invece a Padova (31,7% contro 23,7%), a Rovigo (32,2% contro 18,8%) e a Venezia (29,7% contro 20,3%). In queste ultime due province la Lega è superata anche dal Pd, che a livello regionale si attesta sul 20,9%.
In Lombardia il Pdl vince il derby sulla Lega
Il Pdl si conferma, invece, il primo partito in Lombardia con il 33,87% dei voti e vince così il derby con la Lega Nord, che raggiunge il 22,72%. Il Carroccio, pur incrementando di 2 punti percentuali i consensi rispetto alle Politiche del 2008, non appare così forte da poter rivendicare la leadership per le prossime elezioni regionali.
Il Pd, che ha preso il 21,34% dei voti, ha subito un calo di quasi 7 punti percentuali a vantaggio dell'Idv che con il 6,5% dei voti ne guadagna quasi tre. In crescita di quasi un punto l'Udc, che ha preso il 5,01%, mentre la lista Bonino Pannella con il 2,77%, Prc-Sinistra europea-Pdc con il 2,73% e Sinistra e libertà con l'1,97% restano sotto la soglia di sbarramento del 4%, così come le altre formazioni minori.
A Milano il Pdl ha conquistato il 36,22% e la Lega Nord il 14,69 per cento. Un risultato che, se confermato alle Provinciali il cui scrutinio comincerà alle 14, garantirebbe a Guido Podestà, candidato alla presidenza per il centrodestra, di vincere per un soffio al primo turno la guida di Palazzo Isimbardi. Il Pd si ferma al 24,56 per cento.
Il sorpasso del Carroccio sull'alleato Pdl si è verificato, invece, in provincia di Sondrio, con addirittura uno schiacciante 41,46% contro il 27,04% del Pdl. Grande successo leghista all'interno del centrodestra anche in provincia di Bergamo con la Lega al 32,94% e il Pdl al 29,67%, ma non in quella di Varese, storica roccaforte, dove il Pdl è al 34,27% e la Lega al 26,27 per cento. Il Pd si consola con la provincia di Mantova dove è il primo partito con il 29,67% davanti al Pdl con il 28,13 per cento.
Emilia-Romagna, boom di Lega e Idv
Il Pd resta il primo partito in Emilia-Romagna (unico caso con la Toscana), ma cala di quasi 7 punti percentuali. Il Pdl registra una flessione di poco più di un punto, balzano in avanti, invece, rispetto alle elezioni politiche la Lega Nord e l'Italia dei valori, che aumentano entrambe di oltre tre punti. Le due liste di sinistra raggiungono insieme il 5% contro il 3% della Sinistra arcobaleno nel 2008. L'Udc mantiene le sue posizioni con una leggera crescita. L'affluenza è stata del 76,8%, in calo rispetto alle precedenti europee, quando andò a votare l'81,29% degli avanti diritto. Il Pd registra una flessione dal 45,72% al 38,86% (-6,84%); nel calo del partito di Franceschini va tuttavia conteggiato il 2,68% dei Radicali che lo scorso anno si presentavano all'interno delle liste dei Democratici. La lista Pannella-Bonino alle europee 2004 ottenne un 2,44%, molto simile al dato registrato in questa tornata elettorale. Il Pdl cala dal 28,59% delle politiche al 27,36% (-1,32%). La Lega Nord (+3,32%) é il terzo partito in regione con l'11,08% rispetto al 7,76% del voto per le politiche. La lista Di Pietro passa dal 4,22% al 7,24% (+3,01). L'Udc aumenta leggermente dal 4,27% delle politiche al 4,68 per cento. Rifondazione-pdci raggiungono il 3,06%, mentre Sinistra e Libertà ottiene in regione il 2,01 per cento. L'unico dato alle politiche 2008 confrontabile con queste ultime percentuali é quello della Sinistra-l'arcobaleno che raggiunse il 3% (con il partito socialista che nel 2008 prese lo 0,75% e oggi è confluito in Sinistra e Libertà).
Il Pdl supera il Pd nelle "rosse" Marche e Umbria
Nelle regioni "rosse" il Pdl incalza il Pd e strappa due regioni su quattro. Il dato più clamoroso arriva dall'Umbria, dove il partito del premier Berlusconi guadagna il primo posto con il 35,8% delle preferenze, rispetto al 33,9 dei democratici: una sconfitta sonora se si guardano i dati delle politiche dello scorso anno, quando il Pd arrivò al 44,4% e il Pdl al 34,5 per cento. Stesso discorso nelle Marche, dove il Popolo della Libertà si attesta come prima forza politica con il 35,2%, mentre il partito democratico si ferma al 29,9 per cento. Anche in questo caso alle politiche le posizioni erano ribaltate: il Pd aveva il 41,4% e il Pdl il 35 per cento. Ai democratici restano le roccaforti della Toscana e dell'Emilia-Romagna: nella prima regione il Pd ottiene il 38,7% (contro il 31,4% del Pdl), mentre nella seconda è al 38,9 (e il Pdl al 27,4%).
In Molise l'Idv è il secondo partito
Antonio Di Pietro sfonda nel suo Molise. L'Italia dei Valori alle Europee si attesta al 28% ed è il secondo partito alle spalle del Pdl (41.7%). Molto indietro il Pd che in regione raccoglie il 12.3 per cento. A Montenero Di Bisaccia (Campobasso), il paese di Di Pietro, l'Idv supera invece il 50 per cento.
