Rimbalzano sui siti spagnoli le ultime rivelazioni su un piano di Hitler per uccidere Pio XII come rappresaglia per l'arresto di Mussolini. La vicenda, rilanciata dal quotidiano della Cei Avvenire con nuove testimonianze, trova spazio sui siti web di El Mundo e Abc.
L'articolo dell'Avvenire, ripreso dall'agenzia spagnola Efe pubblicata da El Mundo, svela un piano organizzato dal Quartier Generale per la Sicurezza del Reich, a Berlino, dopo il 25 luglio 1943. «La fonte – si legge sul sito spagnolo - è Niki Freytag von Loringhoven, figlio di uno dei personaggi chiave di questo piano, il colonnello Wessel Freytag von Loringhoven, della sezione "sabotaggio"».
Niki Freytag von Loringhoven, che oggi ha 72 anni e vive a Monaco, sostiene che il piano per assassinare il Papa fu sviluppato nel mitico hotel Danieli nel Lido di Venezia: tra il 29 e 30 luglio del 1943 si svolse un incontro segreto tra il capo del controspionaggio tedesco, Wilhelm Canaris, e il capo del controspionaggio italiano, il generale Cesare Amé.
Durante la riunione, cui partecipò il padre di Niki Freytag von Loringhoven, i tedeschi - che secondo il quotidiano Avvenire non avevano «simpatia» per il regime nazista – informarono Cesare Amé dell'intenzione del Furher di «vendicarsi» degli italiani per l'arresto di Mussolini il 24 luglio colpendo il re Vittorio Emanuele III o il Papa Pio XII. Secondo l'Avvenire, «deportazione o morte» erano le parole che gli esponenti del controspionaggio avevano sentito pronunciare al Quartier Generale per la Sicurezza del Reich.
«Di ritorno a Roma, il generale Amé divulgò la notizia, che arrivò alle orecchie dell'ambasciatore tedesco presso la Santa Sede e il piano fu abbandonato».
Pio XII, che «visse durante i duri anni del nazismo», conclude l'Efe, «è stato accusato da numerosi storici di essere antisemita e di non avere alzato la voce con più forza contro il regime di Hitler, cosa che è sempre stata negata dal Vaticano. Gli ebrei, da parte loro, gli hanno sempre rimproverato il silenzio sull'Olocausto».