Materiale «senza alcun pregio, del tutto inverosimile e frutto di invenzione». Così in una nota Niccolò Ghedini, consulente giuridico e avvocato del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, definisce le registrazioni apparse oggi sul sito de L'Espresso tra il premier e Patrizia D'Addario.
Gli audio e le trascrizioni delle conversazioni fra il premier Silvio Berlusconi e Patrizio D'Addario, rilanciati da Repubblica.it, riguardano le «registrazioni degli incontri con il premier fatte dalla escort a Palazzo Grazioli. La prima festa a metà ottobre e poi la notte trascorsa assieme il 4 novembre 2008». In particolare, due registrazioni, datate 5 novembre 2008, si riferiscono secondo il settimanale alle conversazioni telefoniche fra la D'Addario e Giampaolo Tarantini e fra la escort pugliese e Berlusconi. Un altro audio, sostiene l'Espresso, riguarda invece una conversazione tra la D'Addario e il premier la sera del quattro novembre. Altre due registrazioni, non datate, si riferiscono secondo l'Espresso a un colloqui fra Berlusconi, D'Addario, delle ragazze e una voce maschile.
«Come risulta dagli atti, la D'Addario - si legge nella nota di Ghedini - ha consegnato delle registrazioni asseritamente eseguite, alla Procura della Repubblica di Bari, e che sono tuttora in possesso di tale Procura, sottoposte a regime del segreto di indagine e del divieto assoluto di pubblicazione. La veridicità e la liceità delle asserite registrazioni erano già state contestate. Alla luce della lettura di quelle pubblicate sul sito di Repubblica, e l'autorità giudiziaria competente si auspica verifichi come i giornalisti ne siano entrati in possesso, non si può che ritenere trattarsi di materiale senza alcun pregio, del tutto inverosimile e frutto di invenzione».
«Comunque la pubblicazione integra è di per sè un illecito che dovrà essere perseguito, e nei confronti di chiunque ritenesse di riprendere tale materiale saranno esperite tutte le azioni legali del caso», conclude Ghedini.