La linea del Governo sulla missione in Afghanistan non cambia. Lo assicura il presidente del Consiglio in Transatlantico dopo il voto sul decreto legge anticrisi. «Capisco che dovete riempire i giornali ma non c'è nulla» ha aggiunto Silvio Berlusconi in merito alla questione aperta dalle dichiarazioni del leader della Lega e ministro per le Riforme, Umberto Bossi. Prima di lasciare la Camera, il premier ha fatto sosta per un aperitivo alla buvette, con Bossi, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e altri esponenti di Governo e maggioranza.
Il leader del Carroccio non cambia la linea ma non intende sganciarsi, su queste questioni, dal resto della maggioranza. E all'uscita dall'Aula della Camera dopo l'approvazione del decreto legge anti-crisi precisa: «mi sembra che portare le donne al voto in Afghanistan sia un'illusione che costa moltissimo» ma aggiunge «poi dopo farò quello che dice la maggioranza».
La missione in Afghanistan, sottolinea Bossi, «costa moltissimo, comincia a fare troppi morti, e non è così facile portare la democrazia. Berlusconi ci crede, ma è un'idealista. Io penso che sia molto difficile».
Poi assicura di non aver parlato oggi dell'argomento con Berlusconi e considera: «da noi le donne votano solo dal dopoguerra, quindi è molto difficile portarle al voto in Afghanistan».
«Berlusconi - aggiunge - è convinto che alla fine ce la si farà, ma io vedo le donne con il burka, penso che sia un'illusione e poi costa moltissimo. E comincia a fare troppi morti».
«Non si può pensare che la democrazia arrivi così facilmente», conclude Bossi. Che sottolinea come sia diverso il discorso per la missione Unifil in Libano: «il Libano potrebbe essere diverso - dice - un baluardo nel mediterraneo e nel mondo musulmano. Si tratta di discutere su tutto».