«Il 25 ottobre ci saranno le primarie del Pdmenoelle. Io mi candido». Beppe Grillo entra nella corsa per la segreteria del Partito Democratico, e lo annuncia direttamente sul suo blog.
Il comico scende in campo per «diventare il successore di gente del calibro di Franceschini», con l'idea di «rifondare» quello che a suo giudizio è diventato «un mostro politico nato dalla sinistra e finito in Vaticano». Nell'annuncio Grillo elenca anche i temi della sua campagna, che sono i cavalli di battaglia di tutti i suoi interventi: applicazione delle proposte di legge per il «parlamento pulito» e «ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi».
Non tutti i suoi sostenitori, però, sembrano felici della nuova iniziativa. Sul blog di Grillo si scatena il dibattito fra chi saluta la «grande notizia» e chi parla di tradimento, ricordando le tante invettive del comico sulla «fine dei partiti» da sostituire con le «liste civiche a cinque stelle». Dopo il gelo iniziale, l'Idv saluta la discesa in campo del comico con una dichiarazione del presidente, Antonio Di Pietro: «La candidatura di Grillo a segretario del Pd è una gran bella notizia. Cosi anche noi dell'Italia dei Valori potremo avere interlocutori ai quali non fa schifo dialogare con la nostra forza politica, salvo poi cercare voti al momento delle elezioni come pretendono i notabili del Pd. Peccato che con una scusa o un`altra la candidatura di Grillo, come la mia delle precedenti primarie, verrà respinta perché non si deve disturbare il manovratore». Pochi i commenti dai diretti interessati, gli esponenti del partito democratico. Giorgio Merlo si chiede se «ora Grillo farà i suoi comizi gratis o a pagamento», mentre Mario Adinolfi dà il benvenuto al comico «purché faccia sul serio».
Prima di diventare effettiva, comunque, la nuova candidatura deve superare alcuni ostacoli. Grillo taglia corto, ricordando che «il 25 ottobre ci saranno le primarie, e voterà ogni potenziale elettore», ma la realtà è più complessa. Per partecipare davvero alla corsa, prima di tutto, Grillo deve iscriversi al Partito; la sua candidatura e le «linee programmatiche» dovranno poi essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'assemblea nazionale del Pd, oppure da almeno 1.500 iscritti divisi in cinque regioni appartenenti a tre delle cinque circoscrizioni elettorali delle europee.
Al congresso, e dunque alle votazioni delle linee programmatiche dei candidati, può partecipare chi si iscrive entro il 21 luglio: per avere qualche possibilità, quindi, Grillo farebbe bene prima di tutto a mobilitare i suoi per iscriversi in fretta al Partito democratico.
Ma gli ostacoli non finiscono qui: il 25 ottobre si sfideranno solo i tre candidati che hanno ottenuto più consensi (oppure per tutti quelli che avranno ottenuto almeno il 15%) al congresso, che si terrà due settimane prima dell'appuntamento ai gazebo.