Tra qualche anno, forse, tra le possibili mete estive per le vacanze, ci sarà anche la Luna. Anche se si tratta di una ipotesi ancora lontana un sito realizzato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) celebra i quarant'anni dallo sbarco sul satellite terrestre proponendo un'inedita "agenzia di viaggio" che, in modo divertente, fornisce agli utenti quelle informazioni che potrebbero interessare chi guarda alla Luna con occhi da turista. C'è già chi, come l'antropologo P.J. Capelotti della Penn State University, ha individuato cinque aree delle superficie lunare da conservare: lì si trovano i reperti storici dell'esplorazione che dovranno essere considerati come un vero e proprio museo.
Certo che non tutti possono permettersi un biglietto per andare nello spazio. Fino ad oggi solo sei "turisti spaziali", tutti multimilionari, hanno soggiornato sulla Stazione Spaziale Internazionale: Dennis Tito, Mark Shuttleworth, Gregory Olsen, Anousheh Ansari, Charles Simonyi e Richard Garriott. Dennis Tito è stato il primo in assoluto: a 61 anni, per trascorrere nove giorni in orbita, ha pagato una cifra stimata intorno ai 20 milioni di dollari ed ha effettuato un addestramento (indispensabile per chi voglia fare viaggi di questo genere insieme all'approvazione dei medici di missione) di 3 settimane presso il Gagarin Cosmonaut Training Centre vicino a Mosca, prima di trasferirsi presso il Johnson Space Centre della Nasa, a Houston in Florida.
Esistono tuttavia numerose agenzie spaziali private come la Virgin Galactic che, spiega il sito, propongono viaggi a quote suborbitali a 100 chilometri di altezza, permettendo di percepire la sensazione di assenza di gravità e lo spettacolo della curvatura della superficie terrestre vista dall'alto. Anche questi viaggi (quando partiranno) non sono però alla portata di tutti: il biglietto costa 200mila dollari a passeggero.
E, anche se il turismo spaziale ha già avuto dei precedenti, di certo non si è spinto fino alla Luna. Per il momento, spiega il sito dell'Inaf, la meta più lontana raggiunta, la Stazione Spaziale Internazionale, in orbita attorno alla Terra, si trova ad una distanza che varia fra i 352 km e i 405 km, ben diversa da quella che separa la Luna dalla Terra (in media 384.400 km). Tradotto in altri termini: con un mezzo spaziale, per raggiungere la Luna, servono circa 3 giorni . «Anche se oggi è prematuro stimare il costo di una vacanza lunare, si può ipotizzare che con tutta certezza la cifra avrà una lunga fila di zeri», si legge su vacanzesullaluna.com.
Per andare sulla Luna serve poi uno specifico equipaggiamento. Il sito offre alcune curiosità anche sulle tute spaziali. Per esempio? Il colore che deve essere necessariamente bianco (così non si assorbono radiazioni luminose: sulla superifice della Luna la temperatura raggiunge fino ai 120° centigradi). Anche le tute, però, non sono certo economiche: a seconda del modello e del tipo di missione, il peso si aggira intorno ai 100 kg per un costo che può superare il milione di euro.
Ma è sempre meglio giocare d'anticipo. La Nasa, spiega il sito, sta progettando una tuta pensata espressamente per i turisti spaziali e il Mit (Massachusetts Institute of Technology) sta lavorando per realizzare tute meno ingombranti sfruttando un diverso sistema di pressurizzazione.
Quello che si trova dentro il sito, avverte Elena Lazzaretto, l'astronoma che ha realizzato e ideato il sito, «non è certo fantascienza». Perché «se il turismo spaziale decollerà davvero, e pare lo stia facendo, turisti intraprendenti disposti a mettersi in volo per il nostro satellite certo non mancheranno».