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Berlusconi senza sfidanti nel suo reality show (Time)

di Elysa Fazzino

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6 LUGLIO 2009

Colpito da una serie di accuse alla vigilia del G8, Silvio Berlusconi ancora «non ha nessun vero sfidante»: il settimanale Usa Time punta i riflettori sul premier italiano e avverte di non considerarlo già fuori gioco.
Scrive Jeff Israely: «E' possibile, se l'inchiesta sulle accuse di prostituzione arrivasse a conclusioni imbarazzanti, che Berlusconi debba dimettersi», aprendo la strada a un governo tecnico presieduto da qualcuno come il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi o il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. «Ma non dichiarate ancora Berlusconi ko»: secondo Israely, i suoi eterni antagonisti, Gianfranco Fini a destra, e Massimo D'Alema a sinistra, «hanno perso credibilità di fronte alla maestria politica del loro avversario». «La politica italiana assomiglia a una stagione di Celebrity Survivor, Berlusconi non solo è il campione di questo reality show ma anche il produttore esecutivo».
Come ospite del G8, Berlusconi sarà al centro dell'attenzione, ma – si legge sul Time - sono le storie sulle sue feste che «catturano l'immaginazione». Israely, corrispondente del Time per l'Europa meridionale, nota come da aprile la copertura mediatica del premier italiano sia «a metà tra il fotoromanzo e il soft porno». Una tempesta mediatica e una «pioggia quasi quotidiana di pettegolezzi». L'inchiesta di Bari è, a suo parere, «potenzialmente la più dannosa».

Restando negli Usa, l'autorevole e ascoltata radio pubblica Npr (National Public Radio) ha trasmesso ieri un commento, che si può leggere sul sito, dal titolo: «La saga sessuale di Berlusconi titilla il G8». La corrispondente Silvia Poggioli riassume a grandi linee la vicenda e osserva che la copertura degli scandali «si è limitata ai giornali non controllati da Berlusconi. Il che significa che l'80% degli italiani, che hanno le notizie solo dalle sue reti tv o dai canali pubblici, sanno poco o niente delle rivelazioni». «I media europei, d'altra parte, sono stati implacabili nel coprire la saga sessuale di Berlusconi» e perfino i più distaccati sono sbalorditi dalle «squallide storie» sulle «feste edonistiche del premier».
Editorialisti britannici, francesi, spagnoli e tedeschi - ricorda Npr - lo hanno definito un «clown», «un vecchio dongiovanni», «un pericolo per la democrazia italiana» e lo hanno paragonato ai decadenti imperatori romani. «Berlusconi ha reagito con atteggiamento di sfida. Ha respinto le accuse come invenzioni di una cospirazione comunista che ha reclutato giornali come il Financial Times e The Economist», afferma con una certa ironia la Poggioli.
Il servizio di Npr ricorda brevemente che Berlusconi è sopravvissuto ad accuse di legami con la mafia, corruzione e conflitto di interesse. «Può contare sul sostegno di quasi il 50% degli italiani. Ma la sua immagine internazionale è stata gravemente infangata».
Oltre a Sunday Times, secondo cui varie testate europee stanno cercando di mettere le mani su fotografie compromettenti di Villa Certosa, e a El Pais, che ha messo online una video con Patrizia D'Addario, ieri diversi altri media europei hanno messo sotto tiro Berlusconi.
L'Observer, il domenicale del Guardian, ha pubblicato un commento «Le scosse finanziarie dell'Italia continuano per Berlusconi» in cui Heather Stewart critica la performance economica dell'Italia. E, riferendosi alla decisione di portare il vertice nella città terremotata de l'Aquila scrive: «Mentre questi appuntamenti sono tradizionalmente un'occasione per mostrare il meglio dell'economia del Paese ospite, la crisi finanziaria ha lasciato l'Italia con ben poco di cui essere fiera». Dal debito pubblico alle esportazioni alla produttività, la commentatrice fa un quadro nero dell'economia italiana e afferma che Berlusconi non ha mostrato molto desiderio di forzare decisioni impopolari.
L'Independent attacca sul fronte degli aiuti allo sviluppo dando spazio a Max Lawson dirigente dell'Oxfam: «Il curriculum dell'Italia sugli aiuti è immorale». Oggi il Times titola: «Bob Geldof si unisce al Papa nell'attaccare Silvio sugli aiuti», il Telegraph: «Geldof costringe Berlusconi a scusarsi su aiuti». E Le Monde dà in breve la notizia: «Berlusconi ammette non avere mantenuto promesse verso l'Africa».
Il Daily Mail ha puntato tutto sulla scelta di Mara Carfagna per fare gli onori di casa del G8 per le consorti dei leader mondiali, in assenza di sua moglie: «Ex modella topless ospita partner al vertice di Berlusconi».

6 LUGLIO 2009
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