Passare alla storia come il capo di governo che è riuscito a sconfiggere la mafia. È questo il sogno del premier Silvio Berlusconi che, in Tunisia in visita privata al presidente Zine Al-Abidine Ben Ali, avrebbe espresso questo auspicio, secondo quanto riferisce chi lo accompagnava, incontrando le maestranze e gli artisti impegnati nella produzione di Bagheria, il film di Giuseppe Tornatore prodotto da Tarak Ben Ammar e girato a Jebel Jeloud, località a pochi chilometri da Tunisi dove è stato ricostruita nei minimi dettagli la cittadina siciliana.
«Io vorrei passare alla storia - ha detto il premier visitando il set in compagnia di Ben Ammar, dopo il colloquio con il presidente tunisino Ben Ali - come il presidente del Consiglio che ha sconfitto la mafia». Berlusconi ha fatto poi notare come le carceri italiane siano «piene di mafiosi», a dimostrazione dell'impegno dell'Esecutivo contro la criminalità organizzata: «Il mio governo ha dichiarato lotta dura alla mafia».
Berlusconi si è fermato a lungo sul set, passeggiando per le antiche strade di Bagheria riprodotte ad hoc e sostituite, in parte, dalle scene di un nuovo film che riproducono la Parigi degli anni '30. Una location che ha fatto tornare in mente al presidente del Consiglio i suoi trascorsi da chansonnier: «Io conosco bene Parigi, cantavo in francese», ha spiegato Berlusconi. Durante il tour sul set, Berlusconi non ha rinunciato a qualche scatto con gli operai e le maestranze italo-tunisine: in tutto 15mila persone impiegate: «Sono orgoglioso - li ha salutati il premier tra gli applausi - di quel che avete fatto».