Inversione di marcia per i reati in Italia: nel 2008, secondo le prime rilevazioni del ministero dell'Interno, si è registrato un calo dell'8,1% e il totale dovrebbe attestarsi sui 2,7 milioni di casi, contro i 3 milioni sfiorati nel 2007.
La diminuzione ha interessato le principali categorie di reato e tutte le aree del territorio, anche le aree metropolitane che restano tuttavia le più esposte: Milano, Roma, Torino, Napoli hanno i più elevati valori assoluti e da sole contribuiscono a un terzo dei crimini denunciati in Italia.
Rimini spicca invece per un doppio record, uno negativo e uno positivo: registra il maggior numero di crimini in rapporto agli abitanti, ma anche il calo più forte (- 17%).
Quanto alle tipologie, i furti in casa restano la casistica più frequente, mentre i borseggi e gli scippi registrano riduzioni rispettivamente del 23% e del 19%. In calo anche gli omicidi: solo 605 nel 2008, un terzo rispetto agli anni 90.
Nelle tabelle elaborate dal Sole 24 Ore sulla base dei dati del Viminale, per i reati totali e per le tipologie più diffuse (borseggi, scippi, furti d'auto, furti in casa, rapine, truffe e frodi informatiche e omicidi) le classifiche provinciali, con il numero assoluto, il numero in rapporto alla popolazione (ogni 100mila abitanti) e la variazione nel 2008 rispetto al 2007.