Nella tarda nottata l'intesa. Una cordata guidata dalla Camozzi di Bresca ha acquisito l'azienda milanese per 4 milioni di euro. La gioia dei lavoratori e la soddisfazioni delle parti sociali.
Alla fine il tanto atteso accordo è arrivato. In tarda notte è stata trovata l'intesa per la Innse di Milano. Dopo quasi due giorni di trattative, sì è conclusa l'acquisizione dell'azienda da parte di una cordata di imprenditori, la cui capofila è il gruppo Camozzi di Brescia, con l'attuale proprietario, Silvano Genta, e la Aedes, proprietaria dell'area su cui sorge la fabbrica.
I quattro operai che con un delegato della Fiom si trovavano da oltre una settimana su una gru all'interno della fabbrica sono scesi e hanno riabbracciato parenti e colleghi in festa. La svolta è avvenuta poco dopo la mezzanotte in prefettura a Milano, sede della trattativa. È stata trovata l'intesa fra Silvano Genta, proprietario della fabbrica metalmeccanica, il gruppo di imprenditori capeggiato dalla Camozzi e la Aedes, l'immobiliare proprietaria del terreno su cui sorge lo stabilimento.
La Fiom ha visto accolte le sue richieste, concordate con gli operai della Innse, su piano industriale, riassunzione dei lavoratori, ammortizzatori sociali e cassa integrazione, oltre al riavvio della produzione da settembre. Nell'accordo, firmato dalla Fiom-Cgil e dalla Rsu, c'è la garanzia del posto per tutti e 49 gli operai che dal maggio del 2008 sono stati messi in mobilità e che hanno portato avanti in questi mesi la loro protesta. A quel punto i lavoratori hanno dato il loro assenso e messo fine alla protesta che ha attirato l'attenzione dell'intero Paese.
«È frutto questo successo della lotta eccezionale dei lavoratori», ha detto il segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi».
Non sarà difficile riportare in auge questa azienda». Lo ha affermato Attilio Camozzi, patron
dell'omonimo gruppo bresciano che ha rilevato, assieme ad altre imprese della cordata, la Innse di Milano. Dopo aver ringraziato il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, che ha coordinato le trattative, l'industriale ha spiegato che l'ingresso per far ripartire l'azienda è previsto per i primi di ottobre. Il Cavaliere del lavoro ha chiarito inoltre che il prezzo della compravendita «è di 4 milioni di euro» e che «tutti i macchinari resteranno lì». Il vecchio proprietario, l'imprenditore Silvano Genta, ha ricevuto 3 milioni e 150 mila euro, secondo quanto ha dichiarato Camozzi. «Noi - ha aggiunto l'industriale - abbiamo garantito i 49 posti di lavoro, perchè questi operai sono una grossa risorsa e hanno un grande know-how». Il patron bresciano ha spiegato inoltre di prevedere anche un ampliamento del numero dei lavoratori nel futuro. .