È tutto pronto per lo sgombero a Roma delle 15 famiglie che risiedono nelle palazzine Armellini a Nuova Ostia, al civico 15 di via Marino Fasan, che si sospetta siano state costruite con la sabbia del mare e pertanto siano a rischio crollo. Tuttavia, gli inquilini si oppongono al provvedimento: fuori dai balconi del palazzo da sgomberare i residenti hanno annunciato di non voler scendere. Sul posto gli agenti di polizia municipale, i carabinieri e una volante della Mobile. Intanto ai piedi dell'edificio decine di abitanti del quartiere si sono radunati per solidarizzare con le famiglie a cui è stato intimato lo sgombero.
Per gli inquilini del palazzo che non hanno voluto abbandonare gli appartamenti è stata disposta dalla forze dell'ordine una elezione di domicilio, eseguendo l'identificazione degli abitanti contro i quali scatterà una denuncia penale per non ottemperanza all'ordine dell'Autorità: un tipo di reato punibile con un arresto sino a tre mesi o un'ammenda di circa 200 euro. Gli inquilini avevano firmato stamattina anche una dichiarazione per assumersi la responsabilità della loro decisione di rimanere in casa, ma «non ha valore» ha detto il comandante della polizia municipale di Ostia Angelo Moretti.
La decisione di allontanare i residenti dalle abitazioni per consentire i lavori in sicurezza, soprattutto per quanto riguarda i pilastri portanti dell'edificio, è stata presa dal Campidoglio il 13 agosto scorso. «L'azione di sgombero è a completa tutela dell'incolumità degli occupanti dello stabile», ha detto Alfredo Antoniozzi, assessore alle Politiche abitative del Comune di Roma, ed è stata decisa a seguito del rapporto dei Vigili del Fuoco nel quale si comunicava che «non era possibile escludere una evoluzione negativa del dissesto a seguito delle verifiche su lesioni all'interno di alcuni box e di alcuni pilastri». Le verifiche sugli edifici richiederanno circa una settimana di tempo.
I cittadini, però, si oppongono al provvedimento anche se è stata predisposta l'accoglienza di tutti i residenti in un residence sulla via Ardeatina, lontano da dove abitano, per il tempo necessario alla messa in sicurezza degli edifici. Già ieri le 15 famiglie interessate allo sgombero avevano manifestato nella vicina piazza Gasparri chiedendo di non essere trasferite: «Abbiamo bambini piccoli e persone handicappate, non possiamo sradicarci», avevano spiegato. Per domani è previsto un incontro dei residenti con il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo.