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Nomine Rai senza l'opposizione

di Marco Mele

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7 Agosto 2009

Nominati per via telefonica i vice di Tg1 e di Rai1, il Cda della Rai va in ferie tra le polemiche. Il presidente Paolo Garimberti vota a favore dei vicedirettori del Tg1, si astiene su quelli di Rai1 e vota contro la designazione di Gianluigi Paragone a vicedirettore della prima rete televisiva. È ancora il mancato accordo tra Rai e Sky, però, a tenere banco in azienda e all'esterno. Il direttore generale Mauro Masi, in un incontro avuto ieri con i sindacati, ha spiegato come abbia difeso sia gli interessi dell'azienda sia quelli degli utenti.

L'utilizzo gratuito di tutti i canali gratuiti della Rai, secondo la direzione generale (gran parte dei dirigenti è d'accordo con tale posizione, ndr) avrebbe significato per Sky «una situazione di privilegio con un effetto di traino per la propria piattaforma pay. Buona parte dell'utilizzo della piattaforma Sky - continua il direttore generale della Rai - è finalizzato alla fruizione delle reti generaliste Rai». La valorizzazione della presenza dei propri canali generalisti, tematici e semitematici «con una proposta congrua al peso dei canali stessi - continua Masi - è stata però rifiutata da Sky, che ha inviato due note nelle quali ha sostenuto che tutti i canali Rai in chiaro sarebbero dovuti essere messi a disposizione a titolo gratuito e non oneroso, appellandosi all'articolo 26 del contratto di servizio. I beneficiari della cessione gratuita della programmazione sulle diverse piattaforme devono essere solo ed esclusivamente gli utenti finali».

Questi ultimi, piuttosto, ricavano solo vantaggi dal mancato rinnovo contrattuale: «Tutti i canali Rai - annuncia Masi - saranno visibili integralmente e gratuitamente tramite il digitale terrestre e il satellitare TivùSat: si tratta di Rai1, Rai2, Rai3, Rai4, RaiNews24, RaiSport+, RaiStoria, RaiGulp, RaiSatYOyo. RaiSat Extra, RaiSatCinema e RaiSat Premium. Si tratta della più ampia offerta gratuita in Europa da parte di un'azienda di servizio pubblico. Su Sky saranno per ora visibili almeno Rai1, Rai2 e Rai3, salvo il criptaggio che si rende necessario per quei programmi di cui la Rai non detiene i diritti internazionali». Le scelte compiute in ordine a RaiSat, infine, «non determineranno conseguenze sul piano occupazionale, tanto per le risorse che a suo tempo furono trasferite da Rai a RaiSat che quelle acquisite successivamente anche con personale impegnato con contratto a termine». Quest'ultima è la parte che è piaciuta ai sindacati.

Sull'articolo 26 del contratto di servizio, la commissione Paritetica Rai-Ministero ha dato un'interpretazione nel senso del non obbligo per la Rai di mettere a disposizione la sua offerta gratuita su tutte le piattaforme. La relazione annuale dell'Agcom dà un'interpretazione opposta.
Un particolare tecnico ma fondamentale: gli ascolti della Rai su Sky sono conteggiati da Auditel in quelli dei relativi canali Rai, non in quelli della piattaforma. Non si esattamente quanto valgono tali ascolti, in audience e in pubblicità, perché Auditel fornisce solo il dato aggregato dei canali Rai trasmessi da tutte le piattaforme. Alcune stime parlano di 3-4 punti di share (la percentuale di ascolti sui televisori accesi, non sul totale della popolazione) che la Rai realizza su Sky. Da quando i canali di RaiSat sono scomparsi dalla piattaforma satellitare, vi è stato un aumento dello 0,9-0.8% degli ascolti per i canali Sky sulla piattaforma. Da parte sua, la Rai punta sulle performance dei suoi canali nel digitale terrestre: in Sardegna, in cinque giorni, i canali di RaiSat hanno raggiunto l'1,73% nell'intera giornata. L'insieme dei canali tematici Rai ha ottenuto uno share dell'8,6%. La Sipra e la Rai prevedono di arrivare al pareggio di bilancio dei canali di RaiSat dal 2001 e in utile dal 2012.

Tornando al Cda di ieri, non hanno preso parte ai lavori i tre consiglieri nominati dall'opposizione. «Oggi c'è stata la prova di quanto avevo denunciato in Cda: un comitato esecutivo non previsto dalla legge ne dallo Statuto governa l'azienda. Dopo lo schiaffo del contratto con Sky – sottolinea Nino Rizzo Nervo – le nomine decise oggi in una riunione con quasi tutti i consiglieri collegati telefonicamente mortifica il Consiglio». Il Cda ha designato come vicedirettori del Tg1 Andrea Giubilo, Claudio Fico, Gennaro Sangiuliano, Susanna Petruni e Fabrizio Ferragni. L'ipotesi Bechis era tramontata da tempo. I vicedirettori di Rai1 sono Vilfredo (Chicco) Agnese, vicario, Maria Pia Ammirati. Ludovico Di Meo, Giovanni Lo Maglio, Gianluigi Paragone e Daniel Toaff mentre Angelo Teodoli va alla direzione del palinsesto, lasciata vacante da Agnese.

7 Agosto 2009
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