Per Ballarò (Rai Tre) in onda il giovedì, quando su Rai Due in prima serata c'è AnnoZero, è record di ascolti. La trasmissione condotta da Giovanni Floris, slittata di due serate per evitare sovrapposizioni con Porta a Porta nella giornata dell'inaugurazione della case di Onna, ha totalizzato 4 milioni e 40 mila telespettatori, il 18,39 per cento di share.
È un buon esordio, nella giornata dell'attentato di Kabul, per il programma di Rai Tre che nella stagione televisiva appena trascorsa aveva una media di share del 15 per cento.
Anche il salotto di Bruno Vespa era dedicato alla tragedia dei 6 militari italiani uccisi da un kamikaze a Kabul e, in seconda serata su Rai Uno, è arrivato a un milione 153 mila telespettatori, con l'11,65 per cento di share.
Sulla rete ammiraglia Rai in prima serata c'era la fiction Don Matteo 7 che è stata seguita da 6 milioni 319 mila telespettatori (il 25,30 per cento di share).
Gli ascolti delle reti Rai, anche quelli dei telegiornali, hanno svelato un forte interesse dei telespettatori, nella giornata di ieri, ad informarsi sui fatti afghani. Il flusso di notizie, attraverso edizioni flash dei tg, è stato seguito fin dai primi istanti, poco dopo l'attacco ai parà italiani.
La puntata di Ballarò era dedicata in gran parte alla tragedia di Kabul. In studio: i ministri Giulio Tremonti e Angelino Alfano; il leader Udc Pier Ferdinando Casini; Pier Luigi Bersani, in corsa per la segreteria Pd; il direttore dell'Unità Concita De Gregorio e la leader Ugl Renata Polverini. In questa stagione Floris ha inaugurato lo spazio autogestito per gli ospiti e questo ha limitato interruzioni e sovrapposizioni tra gli interventi dei presenti. In studio alcuni minuti sono stati dedicati alla toccante testimonianza di Gianfranco Paglia, il paracadutista ferito in Somalia, a Mogadisco nel 1993, oggi sulla sedia a rotelle. Paglia ora è deputato Pdl.
«L'apertura della stagione ha confermato che Ballarò è una trasmissione che rientra a pieno titolo nei canoni del servizio pubblico», sostiene Giorgio Merlo, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai ed esponente del Pd. «Ballarò, come sempre - sottolinea Merlo -privilegia il confronto, l'approfondimento e la par condicio. Un buon esempio di cosa dovrebbe essere sempre la Rai».
Intanto Silvio Berlusconi, nel Cdm di questa mattina, avrebbe rivolto ai suoi ministri l'invito a spiegare meglio, quando vanno in televisione, quello che il Governo ha realizzato e quanto sta facendo. Il presidente del Consiglio avrebbe citato gli ultimi sondaggi in suo possesso che parlano di consensi sempre alti nei confronti del premier e avrebbe chiesto a tutti una maggiore attenzione agli interventi durante le trasmissioni televisive. Nessun riferimento a Ballarò da parte di Berlusconi, che avrebbe di nuovo puntato il dito sull'opposizione e su certa stampa. Contro le continue aggressioni, sarebbe stato il suo ragionamento, dobbiamo reagire e replicare punto per punto, spiegando quanto di buono abbiamo fatto e stiamo facendo.