ITALIA

 
 
 

Virus Influenza A: sintomi e news sulla nuova influenza H1N1

 
HOME DEL DOSSIER
Sintomi e dati epidemiologici
Salute pubblica
Aggiornamenti
Business

Fazio sull'influenza A: «Picco di contagi a Capodanno»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
2 settembre 2008

È atteso per la fine dell'anno il picco della diffusione della nuova influenza A/H1N1 in Italia: in totale in un mese, tra il 18 dicembre e il 18 gennaio del 2010, potrebbero ammalarsi tra le tre e le sei milioni di persone.
Lo ha spiegato il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Roma.
Secondo i dati diffusi da Fazio, infatti, in quel mese le previsioni parlando di possibili nuovi contagiati tra 1,5 e 3 milioni ogni 15 giorni.
«Non ci sono rischi immediati per la salute della popolazione», ha detto il viceministro alla Salute incontrando la stampa al termine della riunione dell'Unità di crisi dedicata alla nuova influenza, a cui hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, i rappresentanti delle sanità regionali e le principali sigle sindacali dei medici pediatri, generici e dei pronto soccorso. «Finora - ha sottolineato Fazio - abbiamo un solo caso grave, una persona che è ricoverata a Monza. Anche i casi di Napoli - ha aggiunto - non destano preoccupazioni».

Non ci sarà nessuna chiusura generalizzata delle scuole, ha garantito Ferruccio Fazio specificando che ci saranno solo chiusure «mirate che potranno riguardare anche singole scuole: pensiamo di chiudere quando ci sono tre o più casi di persone ammalate contemporaneamente. Verificheremo se si tratterà di chiudere una singola classe o tutta la scuola». Il viceministro ha spiegato che verrà incaricata un'apposita commissione con rappresentanti del ministero dell'istruzione che si occuperà di gestire questo aspetto e deciderà anche «qual è la catena di comando, cioè chi farà l'ordinanza di chiusura. Stabilità anche quale è il tetto in termini di numero di casi oltre il quale provvedere alla chiusura, ma sarà esclusivamente una chiusura selettiva e non generalizzata».

Intanto l'ospedale Cotugno di Napoli ha smentito il decesso di uno dei tre pazienti ricoverati nella struutra sanitaria per l'influenza A/H1N1. Due sono in buone condizioni, ma sempre in isolamento, mentre un terzo è più grave, stazionario.

Secondo il bollettino medico comunicato dall'ospedale, il primo paziente è M.M., 23 di Napoli: non ha riferito di viaggi all'estero, le condizioni cliniche sono attualmente buone, non ha febbre nè distress respiratorio.
Il secondo è R.A., 27 anni di Cava de' Tirreni (provincia di Salerno): ha contratto l'A/H1N1 di ritorno dalla vacanza in Sardegna e poi nel Cilento. La malattia è complicata da focolai di broncopolmonite bilaterale, ma le sue condizioni cliniche tendono al miglioramento. Non ha febbre ma ha una lieve dispnea.
Il terzo paziente, il più grave, è D.G., 51 anni di Napoli, ed è ricoverato in rianimazione: dall'anamnesi risulta essere affetto da cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito in oligofrenico. Le condizioni cliniche sono gravi, ma stazionarie, a causa dell'aggravarsi dell'insufficenza cardiaca preesistente a cui si è aggiunta l'insorgenza di insufficenza renale acuta.

Il giovane 24enne ricoverato a Monza all'ospedale San Gerardo dei Tintori ha mostrato segni di una «possibile sovrainfezione polmonare». «La situazione clinica, per il resto - dice la nota dell'ospedale -, è invariata. Le sue condizioni rimangono critiche e la prognosi resta riservata».

È stata decisa anche una riunione dei ministri della sanità dell'Unione Europea che si vedranno in via straordinaria il 12 ottobre prossimo per fare il punto sull'influenza A.
Lo ha riferito il ministro svedese alla sanità, Maria Larsson, attuale presidente di turno dell'Unione. Nel corso della riunione dovrebbero essere affrontati diversi aspetti da quello dell'accesso ai vaccini al loro reperimento per i Paesi che hanno necessità di un sostegno fino alla solidarietà internazionale.
La commissaria Ue alla salute Androulla Vassiliou dovrà inoltre presentare a metà settembre davanti al Parlamento europeo una comunicazione da adottare per combattere la pandemia.

Intanto lo sport italiano gioca d'anticipo. Secondo il direttore dell'Istituto di medicina del Coni, professor Carlo Tranquilli «è opportuno che tutti i giovani atleti compresi nelle fasce di età segnalate dal ministero della Salute e in generale gli azzurri delle squadre nazionali vengano vaccinati contro il virus dell'influenza A». «D'altra parte - aggiunge - la possibilità di contagio per gli atleti è molto alta, sebbene gli sportivi abbiano le difese immunitarie più forti».
Niente allarmismi, ma attenzione al problema, secondo Enrico Castellacci, responsabile medico della Nazionale azzurra, per il quale «sicuramente il mondo del calcio può essere investito dal problema dall'influenza A».

2 settembre 2008
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-