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In Abruzzo si torna sui banchi di scuola

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21 settembre 2009

Si torna sui banchi di scuola anche in Abruzzo. Lo slittamento della riapertura dell'anno scolastico è stato concesso dalla giunta regionale abruzzese per permettere a scuole e docenti di riorganizzarsi dopo il devastante sisma che il 6 aprile scorso ha colpito l'Abruzzo.

Non tutti gli alunni, però, sono tornati in classe. Nel cratere del terremoto, infatti, le scuole, 63 istituti di ogni ordine e grado, riapriranno gradualmente in tre tappe: oltre alla riapertura di oggi, un buon numero di studenti tornerà in classe in altre due tappe, il 28 settembre e il 5 ottobre. Le sedi scolastiche più indietro nell'organizzazione del nuovo anno sono state, infatti, autorizzate dalla regione a prorogare ulteriormente l'avvio del nuovo anno.

Per aiutare in terremotati che hanno perso tutto, le famiglie abruzzesi che hanno dei figli iscritti a un corso scolastico riceveranno un contributo per l'acquisto di materiale didattico e testi scolastici da utilizzare nel corso di questo anno scolastico. In totale per questa voce è stata stanziata una somma di poco inferiore a un milione di euro. I nuclei familiari interessati riceveranno coupon nominativi "ad personam" che potranno essere utilizzati in una serie di librerie locali che hanno aderito all'iniziativa: per la sua costituzione é stata firmata una convenzione ad hoc fra la Protezione civile nazionale, l'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo, la Cassa di risparmio della provincia dell'Aquila spa e l'associazione librai italiani di confcommercio L'Aquila.

Nonostante gli sforzi il ritorno a scuola è caratterizzato da molti disagi: la viabilità, il pendolarismo dalla costa, alimentato da bus navette giornaliere, e quello dalle zone limitrofe all'Aquila dove sono stati sistemati provvisoriamente gli sfollati. Accanto alla paura di nuove scosse, incombe anche il rischio dei doppi turni. Al clima di incertezza si aggiunge la presa di posizione del Comitato «Scuole Sicure» che chiede la possibilità di utilizzare i locali della Caserma della Guardia di Finanza di Coppito, «sino a quando i lavori di messa in sicurezza dei plessi cittadini non saranno adeguatamente certificati».

Nel fine settimana è stata inaugurata, alla presenza del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, la "Cittadella scolastica" del Comune di San Demetrio, il primo complesso scolastico definitivo, antisismico e a impatto ambientale zero, realizzato in meno di 100 giorni in Abruzzo dopo il sisma. Grazie a questo record, oggi sono tornati sui banchi oltre 300 bambini e alunni di materna, elementari e medie. Gli edifici serviranno anche i Comuni limitrofi di Acciano, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Fagnano Alto, Villa Sant'Angelo, Sant'Eusanio Forconese e Fossa. «La realizzazione di un complesso scolastico – ha sottolineato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso - rappresenta un segno concreto e allo stesso tempo fortemente simbolico di vicinanza alla popolazione colpita dal terremoto, perché è dalla scuola che deve ripartire la normalità per bambini e ragazzi aquilani». La cittadella si compone di due strutture in cemento armato: la prima, resa antisismica grazie all'utilizzo di materiali compositi (fibre di carbonio e acciaio), ospiterà oltre 200 bambini delle scuole elementari e medie; l'altra, realizzata ex-novo per il "progetto primavera" e la scuola materna, è una smartschool ad alto contenuto tecnologico (indipendenza energetica, zero emissioni di CO2, massimo comfort).

«La scuola, oggi più che mai, è il simbolo della rinascita – ha sottolineato Paolo Barilla, vicepresidente di Barilla spa - e costituisce uno dei tasselli primari per la gente di questa terra così duramente colpita dal terremoto. La Cittadella scolastica garantirà la formazione delle prossime generazioni di giovani a dimostrazione di come sia possibile costruire il futuro di questo territorio all'insegna della cooperazione tra pubblico e privato, ma anche dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità». Il risultato è, infatti, frutto di una stretta collaborazione tra aziende private ed enti pubblici. (N.Co.)

21 settembre 2009
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