E sul Pd dice: «Sarà una comunità di protagonisti, non credo al partito di un uomo solo»
«Il sistema dell'informazione ha bisogno di una semplice e buona legge antitrust». Il riferimento è al conflitto di interessi e il mittente del messaggio è Pierluigi Bersani, che al Palalido di Milano ha dato il via alla campagna congressuale del Partito Democratico. «Per me - ha spiegato l'ex ministro - se sei concessionario di un bene pubblico non puoi esercitare funzioni esecutive di governo». Sempre in tema di informazione Bersani ha sollecitato la platea a partecipare «alla manifestazione del 19 settembre per la libertà di informazione». Dal palco Bersani ha anche delineato il partito che vorrebbbe: «Una comunità di protagonisti e non di supporter, perché a cominciare da me non crediamo al partito di un uomo solo».
Secondo Bersani, il Partito democratico é un partito «che non ha padroni» e che sopravviverà ai suoi leader, cosa che non si può dire di altre formazioni politiche. Rispondendo a chi accusa il partito di stare perdendo tempo nel rinnovo del segretario, Bersani replica che «solo i partiti che hanno un padrone non fanno i congressi, noi li facciamo e li facciamo veri perché noi siamo un partito che sopravviverà ai suoi leader e non é detto che altri lo
faranno».
L'obiettivo per Bersani è «essere un'alternativa di governo per l'Italia» e per raggiungerlo «bisognerà alzare lo sguardo al mondo e all'Europa, non guardare soltanto la punta del nostro naso». Nell'intervento di Bersani non sono mancati riferimenti alla crisi economica: «Nessuno pensa alla fine del capitalismo - ha detto - ma l'idea di un'economia e di una finanza senza tavole della legge é un'idea da colpire a morte».