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Influenza A: per ottobre pronte 48 milioni di dosi di vaccino

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1 settembre 2009

L'ipotesi di chiusura delle scuole, la campagna di informazione e la definizione dei gruppi «primari» per la fase di vaccinazione. Sono questi i temi all'ordine del giorno della riunione dell'Unità di crisi al ministero della Salute a cui parteciperanno i rappresentati delle Regioni e le associazioni dei pediatri, medici di base e dei Pronto soccorso. Intanto a Napoli due pazienti gravi sono stati ricoverati: un uomo sulla cinquantina, ed un trentenne sono stati accolti entrambi all'ospedale Cotugno di Napoli, in gravi condizioni. Stabile l'uomo ricoverato in coma a Monza. Quella di domani sarà l'occasione per mettere a punto e varare il piano pandemico da trasmettere alle Regioni. Sul fronte scuole la posizione del Governo è chiara dopo la riunione di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi: l'anno scolastico inizierà regolarmente ma non si esclude di intervenire con chiusure mirate, come ribadito dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, nel caso cui verrà accertata la presenza del virus. Secondo il piano ministeriale spetterà ai medici di base segnalare la presenza di casi che dovranno trasmettere alle Asl le informazioni . Spetterà, quindi, all'Azienda sanitaria locale informare presidi e direttori di istituto che potranno, autonomamente decidere se procedere alla chiusura. Altro nodo da sciogliere è quello della campagna di vaccinazione che partirà il 15 novembre. «Entro il mese di ottobre saranno disponibili 48 milioni di dosi - ha affermato Fabrizio Oleari, direttore generale prevenzione e sanità del ministero della Salute -. Per ogni ciclo ne serviranno 2 dosi (un dose all'inizio ed un seconda dopo 4 settimane come richiamo). Le dosi del vaccino saranno disponibili progressivamente da metà novembre e saranno disponibili per 24 milioni di persone dopo aver ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Agenzia europea per il farmaco (Emea)». Per Fazio, comunque, entro la fine dell'anno si procedere alla vaccinazione «su otto milioni e mezzo di persone. Innanzitutto su un milione e mezzo di categorie essenziali: operatori sanitari, pompieri, forze dell'ordine e tutti quelli che non possono mancare nel Paese. E poi sulle categorie a rischio: malati di diabete, obesi, soggetti affetti da patologie cardiovascolari». Sui costi legati alla produzione del farmaco le Regioni chiedono che ad accollarsi i costi sia il Governo. «La spesa deve mettercela il governo - sottolinea Enrico Rossi, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità e assessore alla Sanità della Toscana - Tutti i cittadini devono essere vaccinati: quelli delle regioni con il bilancio in ordine e quelli delle regioni col bilancio in rosso». Altro capitolo riguarda la campagna di informazione che dovrebbe partire già dalle prossime settimane con spot in radio e tv. Nella riunione i medici di base della Simg presenteranno un documento di 25 pagine nel quale vengono raccolte una serie di schede operative su come affrontare la pandemia. La Simg sottolinea l'importanza dell'utilizzo delle mascherine di protezione per il personale medico e non medico che opera all' interno dell'ambulatorio.

1 settembre 2009
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