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L'opposizione contesta la norma salva-precari

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Sulla norma salva-precari l'opposizione attacca. «I provvedimenti del ministro Gelmini sono
inspiegabili e inutili», ha detto l'ex ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni, Pd, a proposito della cosiddetta norma salva-precari della scuola approvata oggi in Cdm. «I costi pagati dall`Inps e dalla Pubblica istruzione per
indennità e supplenze - prosegue l'ex ministro dell'Istruzione sono sostanzialmente sovrapponibili al costo del rinnovo del contratto annuale per gli oltre 19.000 docenti e 7.000 Ata (i numeri sono del ministero della Pubblica istruzione). Perché allora generare sofferenze e umiliazione professionale quando con i pensionamenti del prossimo anno questi dipendenti potranno essere messi in ruolo?». Per Fioroni forse il motivo non è quello dei costi. «Questo provvedimento - ha detto Fioroni - serve ad allungare i tempi. Il prossimo anno, magari, scopriremo che, come già è avvenuto nel 2008 e 2009, oltre ai tagli non si faranno neppure le immissioni in ruolo dalle graduatorie a esaurimento per il turn over. Si avvierà forse il nuovo sistema di reclutamento? E allora le graduatorie ad esaurimento che sanciscono il diritto di chi per anni ha seguito i nostri figli ad essere finalmente messi in ruolo, finirebbero per diventare graduatorie esaurite e cestinate». Fioroni ha invitato il ministro Gelmini a leggere il Quaderno bianco, «vedrà che queste graduatorie, anche continuando a combattere gli sprechi, in 5 anni sarebbero state esaurite. La verità è che il governo non sa che i precari della scuola non hanno chiesto loro di esser precari ma hanno seguito le leggi esistenti per fare il loro lavoro, non hanno avuto raccomandazioni. Per loro è impensabile scoprire ora che per questo governo l`unico precario buono è il precario espulso dalla scuola. Questo non è solo il più grande licenziamento di massa, ma anche lo smantellamento del sistema di istruzione del nostro paese».

Bastico: indegna presa in giro. Il governo, dice la responsabile Scuola del Pd, Mariangela Bastico, ha messo in campo «un'indegna presa in giro» perché i precari della scuola non vengono aiutati, ma licenziati. «La misura annunciata dal ministro - ha detto l'esponente democratica - è un`indegna presa in giro. Chi infatti aveva un contratto annuale ora, grazie al governo, resta senza lavoro. In compenso ha un`indennità di disoccupazione di cui non si conosce l'ammontare, la durata e, soprattutto, chi dovrà finanziarla. Il che equivale a dire che potrebbe non esserci alcuna indennità, considerando anche che al momento non risultano accordi presi dalla conferenza Stato-Regioni sul tema. A mo' di effetto domino il meccanismo introdotto dal decreto Ronchi colpisce poi tutti coloro che avevano supplenze brevi ed erano iscritti nelle graduatorie di scuole. Per loro il 2009/2010 sarà l`anno della morte di ogni speranza». L'esponente del Pd giudica poi «assolutamente falso che il problema ricada solo sul 2009/2010»: «La legge finanziaria di Tremonti - ha affermato Bastico - ha stabilito già i tagli per il prossimo anno: oltre 25.000 docenti e 15.400 ATA. Quindi non solo il problema rimane aperto quest`anno ma si aggraverà nel futuro. E il presente non è meglio: il dramma sociale e le ricadute negative sulla qualità della scuola sono già ben evidenti. Per tutto questo, lo spot del governo risulta offensivo e grottesco. È come se la Gelmini annunciasse di aver comprato una cosa con i soldi di qualcuno che nemmeno lo sa. L`unico provvedimento che darebbe una risposta certa al problema sono le 50.000 assunzioni che per la legge del 2007 il governo è tenuto a fare».


Ferrero: le misure sono un'elemosina. Le misure sui precari della scuola approvate oggi in Cdm sono «un'elemosina che il movimento dei precari non accetterà. Noi saremo al loro fianco in tutte le lotte e le vertenze». Così Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione, che osserva: «Le risorse finanziarie per gli insegnanti precari che la ministra Gelmini finge di stanziare non risolvono affatto i problemi di oltre 150 mila precari a rischio licenziamento ed hanno l'unica finalità di cercare di dividere il movimento, facendo ad alcuni di loro l'elemosina».

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