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In arrivo un aumento dei biglietti aerei

di Gianni Dragoni

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14 ottobre 2009

Rincari in arrivo per i biglietti aerei. Chi parte da Fiumicino o Malpensa pagherà tre euro in più su ogni biglietto, con qualunque compagnia aerea e per qualsiasi destinazione, comprese le low cost. Chi parte da Linate, Venezia, Bergamo o Catania pagherà due euro in più. Chi parte da Palermo, Napoli, Bologna, Torino, Verona, Bari o Cagliari pagherà un euro in più. È la conseguenza, per i consumatori, del decreto preparato dal governo che concede un aumento-ponte delle tariffe aeroportuali per sbloccare gli investimenti negli scali nazionali.
L'aumento potrebbe scattare entro alcune settimane, forse dal primo gennaio 2010. Il decreto è già stato firmato dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Perché sia efficace occorre anche la firma del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il quale non si è ancora pronunciato. Il provvedimento è stato messo a punto insieme ai piani di sviluppo dei due maggiori aeroporti italiani, Fiumicino e Malpensa. I piani sono stati presentati oggi a Villa Madama in una cerimonia con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale ha garantito il massimo appoggio perché gli investimenti vengano realizzati e si recuperi il ritardo dell'Italia nelle infrastrutture.

Le due società di gestione, Aeroporti di Roma e Sea, promettono di investire come mai è stato fatto in passato: circa 5 miliardi di euro complessivi entro dieci anni (2020) per costruire nuove aerostazioni e nuove piste (una in più sia a Fiumicino sia a Malpensa entro il 2014) e potenziare la capacità degli aeroporti. A Fiumicino l'investimento previsto è di 3,6 miliardi in dieci anni, comprendente anche una nuova aerostazione Nord da completare nel 2020, nei terreni di Maccarese, di proprietà dei Benetton, che sono anche i soci di maggioranza dell'aeroporto attraverso Gemina.

La Sea di Milano, di proprietà del Comune, prevede 1,8 miliardi di investimenti entro il 2020. Come contropartita i gestori aeroportuali - hanno sottolineato i presidenti di AdR Fabrizio Palenzona e di Sea Giuseppe Bonomi - chiedono «certezza delle tariffe per remunerare gli investimenti», cioè aumenti tariffari immediati. Il decreto Matteoli prevede un aumento-ponte per una durata fino a 18 mesi, in attesa che le società aeroportuali negozino con l'Enac, l'ente di controllo dell'aviazione, i contratti di programma che fisseranno le tariffe definitive pluriennali.

Il decreto fissa gli aumenti in base al traffico passeggeri, concedendo un aumento dei diritti d'imbarco, pari a tre euro a passeggero per gli aeroporti con oltre dieci milioni di passeggeri (Fiumicino e Malpensa), di due euro per gli aeroporti tra cinque e dieci milioni di passeggeri (Linate, Venezia, Bergamo, Catania), di un euro per gli altri aeroporti, purché abbiano la concessione totale. Si tratta degli scali più piccoli, esclusi quelli che non hanno la concessione (per esempio Forlì), per i quali non ci sarà alcun aumento. Per calcolare gli aumenti il traffico viene dimezzato rispetto alle statistiche, perché si considerano solo i passeggeri in partenza.

Malumore delle compagnie aeree per i rincari dei biglietti mentre l'aviazione è in crisi per la recessione. L'Ibar, che raggruppa tutte le compagnie straniere in Italia e la nuova Alitalia-Cai, si rammarica ma probabilmente non farà ricorso contro il decreto Matteoli: tra gli associati c'è la Cai, di cui è azionista il gruppo Benetton, che controlla AdR. Il presidente dell'Asaereo, Lupo Rattazzi, non esclude un ricorso al Tar: «Stiamo valutando». Protesta anche EasyJet. Intanto sono soddisfatti i gestori degli aeroporti, in particolare Gilberto Benetton, che prevede un aumento di capitale di almeno 500 milioni per Gemina per sostenere il piano d'investimenti.

Con l'aumento-ponte delle tariffe AdR incasserà poco più di 52 milioni di euro nel 2010, un importo che andrà interamente ad aumentare l'utile prima delle tasse. Per la Sea si può stimare un beneficio di circa 35 milioini. Per la Save di Venezia è previsto un beneficio tra sei e sette milioni, come per Bergamo e Catania.

14 ottobre 2009
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