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Berlusconi: a dicembre via al Ponte

di Giorgio Santilli

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15 ottobre 2009

«A dicembre cominceremo la realizzazione del Ponte sullo Stretto». L'annuncio è stato dato ieri dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a villa Madama, nel corso della convention promossa da Adr e Sea sugli investimenti aeroportuali. Il premier ha aggiunto che «il nostro paese si deve svegliare da un lungo sonno che l'ha portato in condizioni di bilancio assolutamente negative». In particolare, il debito pubblico è «un'eredità con cui dobbiamo fare i conti ma questo non ci deve impedire di innovare e stimolare gli investimenti, pubblici e privati, nella direzione di ciò che è più urgente ora».

L'offensiva berlusconiana sulle infrastrutture riparte, ancora una volta, dal Ponte sullo Stretto, opera simbolo della volontà del premier di procedere nella direzione tracciata dalla legge obiettivo nel 2002. L'attualità di questi giorni offre, in effetti, l'opportunità di rilanciare anche sul piano mediatico l'opera che - con la conclusione del commissariamento avvenuta lo scorso 4 ottobre - è stata svegliata dal lungo sonno cominciato con le decisioni di azzeramento del finanziamento da parte del governo Prodi.

Nei giorni scorsi Pietro Ciucci, in veste di commissario, ha approvato il nuovo piano finanziario dell'opera, con l'aggiornamento del costo che passa da 6,1 miliardi a 6,3 miliardi. In precedenza il governo aveva stanziato 1,3 miliardi che costituiscono la dote pubblica di base. Questi fondi saranno resi disponibili «anno per anno» e in base alle effettive disponibilità del bilancio pubblico, ma costituiscono il tassello necessario per approvare un piano finanziario che prevede anche il coinvolgimento dei privati per il 60% del valore dell'opera. «L'aumento contenuto del costo – spiega Ciucci – è dovuto al fatto che avevamo già previsto nella stima del costo fatta in origine le difficoltà dovute al prolungarsi in un tempo così lungo della fase realizzativa».
Aggiornata anche la data per il completamento dell'opera, inizialmente previsto al 2015: il Ponte sarà finito nel novembre 2016 e aperto al traffico nel gennaio 2017. Questo, almeno, nelle nuove previsioni, contenute nella relazione inviata da Ciucci a Palazzo Chigi e al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. Ciucci, stavolta in veste di amministratore delegato della concessionaria Stretto di Messina, ha anche firmato il nuovo contratto con Eurolink, il general contractor guidato da Impregilo. L'adeguamento contrattuale comporta il ritiro di tutte le riserve iscritte nella fase del contenzioso: l'appaltatore è ora pronto ad accelerare sia la messa a punto del progetto definitivo sia i lavori preliminari di eliminazione delle interferenze.

Proprio a questi lavori preliminari, che cominceranno con la variante di Cannitello da 30 milioni, necessaria per eliminare l'interferenza della ferrovia ai piedi del Ponte, faceva riferimento Berlusconi ieri. Sarà questa l'unica opera che comincerà prima della fine dell'anno. Successivamente, nella prima metà del 2010, è previsto che parta la realizzazione dello svincolo di Curcuraci sulla strada panoramica Messina-Torrefaro. La società Stretto di Messina stima che entro il 2010 saranno avviati in tutto lavori preliminari e opere a terra per circa 700-800 milioni.

I lavori sul corpo principale dell'opera - il vero e proprio Ponte sullo Stretto - partiranno soltanto tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011, subito dopo l'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo. La previsione per questa approvazione fondamentale è la fine del 2010, sempre che si riesca a far stare in tempi stretti le procedure amministrative e i passaggi politici necessari sul territorio e a Roma.

L'annuncio di Berlusconi ha suscitato le proteste delle opposizioni. La capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, si è detta «costernata» di dover ricordare al premier «che l'emergenza alluvione a Messina non è ancora finita, e che non siamo stati noi ma il sottosegretario Bertolaso a sottolineare come la priorità per la Sicilia e per il Mezzogiorno sia la messa in sicurezza del territorio». Mentre il responsabile Mezzogiorno dei democratici, Sergio D'Antoni ha criticato l'esecutivo «a trazione leghista che vede il Sud come una colonia» e ha definito «davvvero singolare» che l'annuncio del Cavaliere arrivi «proprio nel giorno in cui l'associazione dei costruttori denuncia il totale azzeramento dei fondi per l'Anas». Ancora più duri Udc e Italia dei valori. Il presidente dei senatori centristi Gianpiero D'Alia ha bollato come «pura follia» l'idea di avviare i lavori; il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, ha parlato di «schiaffo alle vittime di Messina». Un appello a «non sperperare i soldi degli italiani», infine, è giunto dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli.

15 ottobre 2009
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