Brenda, la trans brasiliana coinvolta nel caso Marrazzo, trovata morta nel suo appartamento in via Due Ponti, la sera dell'8 novembre era stata rapinata e picchiata da un gruppo di ragazzi sulla Cassia. I carabinieri, chiamati al 112, l'avevano trovata ubriaca e con delle escoriazioni.
Quando i militari si erano avvicinati aveva cercato di farsi del male da sola sbattendo la testa su un'auto in sosta; portata in ospedale aveva cercato di aggredire i sanitari e si era ferita con delle forbici. Le erano state dati cinque giorni di prognosi.
I carabinieri del nucleo radiomobile di Roma sono intervenuti la sera dell'8 novembre, alle 22:30, in via Carlo Pirzio Biroli 52 dopo la segnalazione di una aggressione ai danni di un trans.
Qui i militari hanno trovato un cittadino brasiliano transessuale di 32 anni, meglio conosciuto come Brenda, - hanno poi riferito i militari dopo l'intervento - in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool e con alcune escoriazioni, per le quali i militari hanno richiesto l'intervento dei sanitari del 118.
Trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Villa San Pietro, aveva dato nuovamente in escandescenze, minacciando il personale sanitario con un paio di forbici da medicazione e procurandosi delle lesioni alle braccia. Più volte ricondotto alla calma, è stato visitato e dimesso con prognosi di 5 giorni per "traumi escoriati multipli, stato di agitazione e alito vinoso".
«Dalle testimonianze raccolte - si legge in una nota dei carabinieri del 9 novembre - si è potuto stabilire che il cittadino brasiliano sarebbe stato avvicinato da alcuni ragazzi, probabilmente dell'est Europa, i quali approfittando del suo stato fisico, gli avrebbero portato via la borsa, restituendogliela subito dopo, priva del cellulare».