Incontro domenica pomeriggio in un albergo romano tra Massimo D'Alema e il presidente della Repubblica brasiliana, Luiz Ignacio Lula da Silva.
Ma del caso del terrorista italiano Cesare Battisti, detenuto nelle carceri brasiliane e in attesa di una decisione sulla sua estradizione, non avrebbero parlato.
«Non ne abbiamo parlato – ha spiegato D'Alema - perché il presidente mi ha spiegato che la questione è nelle mani della magistratura, quindi sarà la magistratura a decidere entro qualche giorno».
«Io auspico – ha detto ancora l'ex premier di fronte alle insistenze dei giornalisti - che la magistratura brasiliana lo esamini nel senso richiesto dalle autorità italiane». Rispondendo a una domanda se il Pd fosse favorevole all'estradizione dell'ex terrorista, D'Alema ha risposto affermativamente «perchè è una persona che è stata condannata nel nostro paese per gravi reati contro persone innocenti e non per ragioni politiche. È giusto che sconti la pena nel nostro paese, come è normale che sia, non c'è una ragione particolare».