Intere giornate intrappolati nella rete, tra chat e social network, come Facebook e Msn. Al Policlinico Gemelli di Roma è nato un centro di cura per la dipendenza da internet, che nei casi più gravi può diventare davvero una patologia. L'ambulatorio, dedicato all'«Internet Addiction Disorder», comincia oggi le sue attività, all'interno del Day hospital psichiatrico del Gemelli, dove vengono curate anche altre dipendenze più "tradizionali", come quelle dal gioco d'azzardo, dall'alcol e dalle droghe. Secondo gli esperti del policlinico, l'utilizzo patologico di internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati dai tossicodipendenti in crisi di astinenza: ansia, depressione e paura di perdere il controllo di sè e di ciò che si sta facendo.
L'ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e il protocollo di intervento della cura della dipendenza da internet prevede tre fasi: un colloquio iniziale, incontri successivi per individuare la psicopatologia sottostante - eventualmente contenuta con un'appropriata terapia farmacologia - e l'inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione. Una terapia per tornare alla realtà e uscire dal giro, a volte "tossico", del mondo virtuale.
Secondo lo psichiatra Federico Tonioni, coordinatore dell'ambulatorio del policlinico Gemelli di Roma, «almeno due iscritti a Facebok su 10 ne sono dipendenti mentre, secondo i dati di uno studio dell'università di Perugia, su 10 persone quattro possono sviluppare abusi o dipendenza da internet, la maggior parte delle volte inconsapevolmente». «Si potrebbe dire - continua Tonioni - che questo tipo di patologie di dipendenza da internet si stia diffondendo a livello epidemico. Sono sempre più frequenti i casi di impiegati interdetti da internet perchè connessi soprattutto ai social network, in particolare Facebook. Per questo basta riflettere sul fatto che che sei aziende su 10 in Italia hanno introdotto limitazioni alla rete internet aziendale».
Non sono solo i social network, però, a creare uno stato di dipendenza da internet: secondo gli esperti esistono anche forme di schiavitù da sesso virtuale e pornografia via web, gioco d'azzardo, shopping e commercio online, ricerca ossessiva di informazioni, coinvolgimento eccessivo in giochi virtuali o di ruolo. Di tutti questi problemi si occuperà da oggi in poi, il servizio dell'ambulatorio del Gemelli.