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Virus Influenza A: sintomi e news sulla nuova influenza H1N1

 
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Influenza A. Fazio: il 30%
dei casi gravi in giovani sani

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5 novembre 2009

È stato raggiunto l'accordo fra Stato e Regioni per la fornitura garantita entro fine novembre di 5 milioni di dosi di vaccino contro la nuova influenza e centri di riferimento per il trattamento di forme di insufficienza respiratoria grave (con la metodica Ecmo) individuati con una procedura condivisa a livello regionale. La decisione è stata presa dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha fatto oggi il punto sulla diffusione della pandemia da influenza H1N1. E' stato il vice ministro Ferruccio Fazio a garantire la fornitura di 5 milioni di dosi di vaccino entro la fine di novembre.
L'impegno del governo con la garanzia di consegnare alle Regioni i vaccini necessari è, secondo il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, l'elemento di novità che consentirà alle Regioni di programmare l'offerta attiva dei vaccini a tutti i soggetti a rischio, individuati dalle ordinanze ministeriali. Secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, le soluzioni individuate rientrano nel tradizionale confronto con le Regioni, già sperimentato nel passato, in particolare su temi così delicati.

Cronaca

Sul fronte della cronaca un uomo di 42 anni affetto da obesità patologica e ricoverato al reparto Infettivi dell'ospedale Cardarelli di Campobasso è morto nel pomeriggio a causa del virus H1N1.

Sempre oggi si apprende che per accertare le cause della morte di Chantal Carleo e Maurizio Scavizzi, deceduti dopo esser stati contagiati dal virus dell'influenza A sta indagando la Procura romana. I procedimenti sono connessi alle denunce presentate alla polizia dai familiari di Chantal, che aveva 18 anni e del tecnico radiologo Scavizzi che ne aveva 58. Negli esposti si denunciano difetti di assistenza e d'atteggiamento omissivo o negligente da parte del personale sanitario che ha assistito i due pazienti. A svolgere gli accertamenti medico-legali saranno i professori Giorgio Bolino e Antonio Oliva. A piazzale Clodio non si esclude di nominare, come consulenti, anche un infettivologo e un immunologo.


Sono 25 i decessi registrati fino al primo pomeriggio del 5 novembre in Italia e legati con certezza al virus A/H1N1. L'influenza A inoltre si diffonde soprattutto tra i giovani, come l'influenza stagionale, «ma con maggiore velocità trattandosi di un nuovo virus. Un bambino ogni trenta, dai 5 ai 14 anni, è a casa con l'influenza». Lo comunica il ministero del Welfare nel suo ultimo bollettino, aggiornato alle 17 di oggi. Le Regioni hanno segnalato al ministero 124 ricoveri in ospedale che richiedono cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria: una quota pari allo 0,023% delle persone che hanno contratto l'influenza la scorsa settimana.


Alle commissioni riunite di Camera e Senato sull'emergenza sanitaria per la nuova influenza Fazio ha detto che «solo il 15% medici italiani mediamente si vaccina contro l'influenza stagionale e probabilmente il 40% dei medici farà quello per la nuova influenza. Anche se raggiungere questo dato sarebbe già un risultato». «E' una abitudine inveterata quella dei medici - ha aggiunto -. Certo il buon esempio è importante. Io non mi straccerò le vesti se i medici non si vaccineranno». «Sono le popolazioni a rischio che si devono vaccinare - ha rimarcato -. Sono bambini e giovani quelli che devono vaccinarsi.

I giovani.

I casi gravi dovuti all'influenza h1n1 riguardano «per il 30 per cento giovani senza patologia a rischio» ha detto il viceministro alla Salute nel corso dell'audizione. Anche se, ha poi aggiunto, noi non temiamo per i giovani, ma gestiremo i casi. E li sapremo gestire anche a Napoli, forse meglio che in altre parti». E ancora: «Non è vero che in Campania non c'è l'Ecmo - ha detto il viceministro rispondendo a una domanda della commissione -. Oggi a Napoli ho visto un centro con Ecmo tra i migliori al mondo, al Monaldi e al policlinico di Napoli. Non capisco perché si dica che in Campania non esiste l'Ecmo. Credo che la Campania riuscirà a gestire la pandemia, e lo dico dopo aver visto questi centri». «Anche il Santobono non è carente. A Milano neanche il Niguarda è così fornito per la gestione della nuova influenza. Neanche il Niguarda - ha spiegato Fazio - che ha responsabilmente rinunciato a fornirsi dell'Ecmo».

L'influenza A può essere molto aggressiva con i giovani, anche sani. «Il 30% dei casi gravi è
rappresentato da persone giovani senza particolari patologie». Fortunatamente proprio su questi pazienti funzionano meglio le cure disponibili ha ricordato il viceministro. «Questo dato - spiega Fazio - è confermato da diversi studi americani e da una ricerca diramata dal Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma». Fortunatamente, ha spiegato Fazio, con la procedura Ecmo, la macchina «salva-polmoni», «la tendenza viene invertita perché queste procedure sono più efficaci nelle persone sane rispetto a quelle a rischio. Ed è per questo che la
mortalità è più concentrata tra le categorie a rischio». È quindi importante, ha spiegato Fazio, «dotarsi di queste macchine», e ha sottolineato che il Governo intende mettere a disposizione 20 milioni di euro per il trattamento dei casi gravi. Fazio ha anche ricordato che, nonostante l'incidenza dell'influenza A sia maggiore nelle persone più giovani, la maggioranza dei decessi è in persone oltre i 50 anni di età, come evidenzia - ha citato Fazio - uno studio condotto in California e pubblicato sulla rivista scientifica Jama.

5 novembre 2009
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