La lite nel governo «é senza vie di fuga». Il Pd, quindi, si mobilita e comincia a pensare alla «costruzione dell'alternativa» con tre manifestazioni in quattro giorni. I democratici hanno lanciato «Mille piazze per l'alternativa», all'insegna dello slogan riferito al premier: «sempre i problemi suoi, mai i problemi nostri». L'11 e il 12 dicembre saranno i dirigenti del partito a scendere in piazza, ognuno in una grande città. Il 14 dicembre, mille amministratori proseguiranno a Milano la mobilitazione con un occhio particolare al territorio. L'iniziativa è stata presentata dalla presidente del partito, Rosy Bindi e dal vicesegretario Enrico Letta.
Al centro dell'iniziativa lavoro, sanità, imprese. E per ognuno di essi uno slogan che critica l'operato del governo: «Un milione di disoccupati in più», «zero euro in Finanziaria per la ristrutturazione e la costruzione di ospedali più moderni», «A rischio 50mila piccole imprese e studi professionali».
Nelle piazze saranno indicate anche le proposte del Pd su queste problematiche. «La nostra opposizione - ha detto Letta - è sempre caratterizzata dall'indicazione di un'alternativa: il
"no" a Berlusconi è seguito da una serie di sì ad altre proposte. Il nostro obiettivo è convincere il 51% degli italiani a lasciare la politica del governo Berlusconi, attraverso le nostre proposte».
Lo slogan della iniziativa, ha sottolineato Rosy Bindi «parla da solo. A Berlusconi interessano solo i propri problemi, mentre a noi interessano quelli degli italiani». Non ci limiteremo ad andare in 1000 piazze, ha detto la Bindi, «ma cercheremo di creare un'occasione di aggregazione e dibattito su delle proposte su cui costruire l'alternativa al governo».
L'iniziativa non è alternativa al «no B day» del 5 dicembre. «Siamo contenti che il 5 dicembre - ha detto Bindi - ci sia questa iniziativa promossa dai blogger e dal popolo della rete, e sono sicura che molti del Pd parteciperanno; ma è giusto rispettare un'iniziativa promossa dal basso, e per questo il Pd farà una propria iniziativa». Dopo la due giorni dei circoli, il Pd convocherà per il 14 dicembre a Milano 1.000 propri amministratori locali: «Lì - ha detto Letta - diremo no al Federalismo del governo fatto a parole, e sì a un federalismo dei fatti», con la proposta di
«superare il Patto di stabilità interno» e consentire ai Comuni di investire nelle infrastrutture di loro competenza.