Annunciata oggi la data della prima assemblea nazionale del movimento centrista, che si terrą a Parma i prossimi 11 e 12 dicembre. I promotori: «Nč con il Pd nč con Berlusconi e Lega»
Si chiamerą "Alleanza per l'Italia", il nuovo movimento politico centrista promosso da Francesco Rutelli, Bruno Tabacci e Lorenzo Dellai. I promotori hanno annunciato oggi la data della prima assemblea nazionale del movimento, che si terrą a Parma i prossimi 11 e 12 dicembre. Č stato presentato anche il simbolo scelto per la nuova iniziativa politica: una grafica ridotta all'essenziale, semplicemente la scritta "Alleanza per l'Italia" nella quale al posto della parola "per" č stato inserito il segno della moltiplicazione, per metą verde e per metą rosso. Alleanza per l'Italia - dicono i promotori - non si schiererą nč con il Pdl e la Lega («una destra populista imperniata sul patto Berlusconi-Lega) nč con il Pd e Di Pietro («un Pd di sinistra e una corrente giustizialista e illiberale»). L'obiettivo dichiarato del movimento č «mettere fine alla contrapposizione cieca» tra gli schieramenti, che impedisce per esempio di riformare la giustizia «paralizzata tra la difesa delle esigenze del premier e l'impedimento corporativo di riforme indispensabili in un Paese civile».
Alla presentazione di oggi, oltre a molti dei primi promotori, erano presenti anche diversi parlamentari che hanno deciso negli ultimi giorni di aderire all'iniziativa, diversi dei quali del Pd: Massimo Calearo, Gianni Vernetti, Donato Mosella, Marco Calgaro, Claudio Gustavino, Cristina De Luca, pił Pino Pisicchio dell'Idv. Inoltre, ha gią dato la propria adesione anche Linda Lanzillotta. Alla presentazione dell'iniziativa erano presenti anche Carlo Scognamiglio, Paolo Guzzanti e Giorgio La Malfa.
I promotori di Alleanza per l'Italia non scoprono ancora le carte sulla partecipazione del neonato movimento alle prossime elezioni regionali. «Non abbiamo l'ansia di misurarci alle regionali - dice Tabacci - ma non c'č dubbio che un discorso con il Pd va fatto sulla base dell'opposizione alla deriva populista chiesta dal premier. Berlusconi vuole il "modello Putin", noi preferiamo il modello paralamentare delle grandi democrazie europee...».