Nella piazza transennata davanti al teatro lavoratori delle aziende milanesi in cassa integrazione, dell'Alfa Romeo di Arese e Pomigliano e dei teatri di tutta Italia, che contestano i tagli agli enti lirici
Momenti di tensione, oggi pomeriggio e sotto una pioggia battente, fuori dal teatro alla Scala di Milano. In occasione della prima della stagione, alcune centinaia di aderenti ai sindacati di base e lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese e Pomigliano stanno manifestando davanti al teatro scandendo slogan e innalzando striscioni di diverse aziende in crisi insieme ad un fantoccio che ritrae Sergio Marchionne in versione "diabolica". È stato lanciato anche qualche fumogeno, ma tutta la zona è presidiata da un ingente numero di uomini delle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa, che hanno transennato l'intera piazza e le vie adiacenti. Tra una trentina di persone e uno dei gruppi di agenti che bloccano l'ingresso alla piazza della Scala c'è stato qualche spintone.
Diverse le rappresentanze sindacali che protestano contro i tagli alla cultura: ci sono i lavoratori del teatro Regio di Torino, quelli del Verdi di Trieste, quelli del teatro dell'Opera di Roma e molti altri. Presente in piazza della Scala anche una folta delegazione del teatro Comunale di Bologna, che inneggia contro il sovrintendente del teatro bolognese, Marco Tutino, accusato di aver provocato un buco di 5 milioni di euro nel bilancio dello Stabile emiliano. Ci sono bandiere degli organizzatori della protesta (Cgil, Cisl, Uil, Fials, Cub e Cobas) ma anche bandiere rosse, palloncini e gente che urla slogan al megafono. Alle 18 inizierà, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del ministro della Cultura Sandro Bondi e di quello del Turismo Michela Brambilla, la prima della stagione, che quest'anno è la Carmen di Bizet diretta dal maestro Daniel Baremboim con la regia di Emma Dante.