Il procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, si è dimesso dalla magistratura, a causa del coinvolgimento suo e del figlio nell'inchiesta sul G8 della Maddalena.

L'atto di dimissioni, comunicato al procuratore della repubblica Giovanni Ferrara, arriverà domani al Consiglio superiore della magistratura ed al ministro della Giustizia.
Toro, indagato dalla procura di Firenze per violazione del segreto d'ufficio, ha motivato la decisione di dimettersi per «essere libero di difendere - è detto nell'atto - l'onorabilità mia e di mio figlio (a sua volta indagato) e, nel contempo, desiderando eliminare ogni ragione di imbarazzo per l'ambiente di lavoro, con grande rammarico, ma con animo sereno, dichiaro la mia volontà di dimettermi con effetto immediato dall'ordine giudiziario».

«Sono rammaricato e dispiaciuto - ha commentato Ferrara - anche perché è un collega che conosco da quarant'anni. Auguro a lui e alla sua famiglia una vita serena e tranquilla anche fuori dall'ordine giudiziario. È una decisione da rispettare».

Intanto c'è un procedimento disciplinare in vista per Toro, indagato per rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sui presunti illeciti legati ai cosiddetti «Grandi Eventi». la procura generale presso la Corte Suprema di Cassazione ha chiesto alla procura di Roma, in via preliminare, informazioni sul procedimento, al momento al vaglio della procura di Perugia, riguardante il presunto giro di tangenti subordinato alla realizzazione delle opere (mondiali di nuoto 2009, G-8 alla Maddalena, celebrazioni per i 150 dell'Unità d'Italia).

In particolare, agli inquirenti di piazzale Clodio sono state chieste informazioni relative all'avvenuta iscrizione delle notizie di reato per i fatti collegati, o connessi, con quelli per i quali ha proceduto la procura di Firenze; i nominativi delle persone indagate; i magistrati assegnatari degli accertamenti ed i principali atti di indagine compiuti.

Non solo, la Cassazione, per il tramite del sostituto procuratore generale Ignazio Patrone, ha sollecitato la procura di Roma a precisare, tra l'altro, se il procedimento sui «Grandi eventi» fosse assegnato al gruppo di lavoro coordinato da Toro; se egli abbia partecipato a riunioni in cui si è parlato di detta indagine; se siano avvenuti accessi al registro degli indagati riguardanti lo stato del procedimento con particolare riferimento al periodo (giugno 2009-gennaio 2010) quando alcune delle persone sottoposte ad indagine a Firenze, secondo il gip Rosario Lupo, appaiono «in grado di muoversi all'interno degli uffici giudiziari romani al fine avere informazioni sui processi che possono interessare loro».