BOLOGNA - Il pressing non ha dato esito. L'ex premier Romano Prodi ribadisce di non essere disponibile a correre per diventare sindaco di Bologna, dopo la parentesi di Delbono, travolto dal cosiddetto "Cinzia-Gate" e dimessosi la scorsa settimana.

«Non sto cambiando idea», ha detto Prodi. «Segnali d'amore se ne possono dare in tanti modi. Non è questione di sacrificio personale ma, quando si prendono decisioni politiche, bisogna guardare razionalmente a cosa è meglio per se stessi, per la città, per la comunità in cui si vive e per la coerenza delle proprie azioni», ha replicato ai cronisti che lo hanno avvicinato mentre passeggiava vicino alla sua abitazione bolognese.

Una risposta data loro in maniera diretta, ma anche, indirettamente, alle numerose sollecitazioni arrivate nel corso del weekend. L'ultima, in ordine di tempo, è stata quella del governatore dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, che ha parlato stamattina della eventuale disponibilità di Prodi a candidarsi come di un «gesto d'amore verso Bologna» del quale sarebbe stato «contentissimo. Prodi - ha continuato Errani - ha detto da tempo che ha fatto altre scelte di vita. Il fatto che la città e il Pd esprimano grande affetto e desiderio di candidarlo dimostra quanto sia un punto di riferimento importante».

Romano Prodi, dunque, non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi, anche se si è detto lieto delle attestazioni di stima e delle sollecitazioni di queste ore per una sua discesa in campo: «Fanno piacere, ma naturalmente si fanno vedere quelli che fanno l'atto di stima, non quelli che fanno l'atto di disistima. Uno non deve mai illudersi che queste siano l'espressione di tutti». Allo stesso modo non rinuncia a dire la sua sulla situazione attuale in città. A Bologna «serve uno slancio, un salto di lavoro in comune e prima di tutto una sosta nell'avvelenamento reciproco». Una tensione, questa, che comunque «è anche la tensione di tutta la società italiana, non solo di Bologna».

L'ex premier ha poi aggiunto che non incontrerà il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, che sarà a Bologna nel pomeriggio per la direzione del partito. «Non è in programma», ha detto Prodi, aggiungendo di aver appreso solo dai giornali dell'arrivo di Bersani in città.