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Nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 febbraio tremila tonnellate di carburante vengono riversate da ignoti nel fiume Lambro dalle cisterne dell'ex raffineria della Lombarda Petroli a Villasanta, nei pressi di Monza. La Procura del capoluogo ha già aperto un fascicolo per disastro ambientale e avvelenamento delle acque. L'Arpa Lombardia con le province di Milano e Monza Brianza ha avviato un intervento di trattamento enzimatico per aggredire gli idrocarburi e ridurli a materiale biodegradabile. Diverse le barriere allestite sul corso del fiume, tra Vizzolo Predabissi e Borgo San Giovanni, nel Lodigiano, per raccogliere il materiale inquinante a valle. L'emergenza resta quella del depuratore di Monza. Venerdì funzionava al 40 per cento. Dovrebbe essere scongiurato il rischio di blocco, anche se certamente il calo di efficienza non potrà che peggiorare lo stato di salute del fiume: «Prevediamo quindici giorni per ripulire l'impianto e rimetterlo pienamente in funzione», ha dichiarato al Sole24Ore.com Filippo Carimati, presidente di Brianzacque, che gestisce l'impianto, terzo per dimensioni in Italia con 700 mila utenti. A ieri, sono stati raccolti 1.250 tonnellate di prodotto sversato. «Pur se avvisati in ritardo – ah aggiunto Carimati - siamo riusciti a trattenere comunque il 70-80% di quanto fuoriuscito dai silos. Tuttavia avremo danni per centinaia di migliaia di euro». (ha collaborato Alessandro Crisafulli)