L'emendamento al dl sulla protezione civile è stato respinto bipartisan. Per Bertolaso ci sono «interessi economici e corporativi anteposti alla salute umana»


Non ci sarà, almeno per ora, l'inasprimento di sanzioni (ammenda da 500 a 3mila euro) per chi, sciando fuori pista, causa valanga o pericolo per l'incolumità pubblica. Il Senato ha respinto con una decisione largamente bipartisan il tentativo sottoscritto da Guido Bertolaso di inserire nel decreto legge sulla protezione civile una norma in tal senso.

L'emendamento presentato è stato trasformato in ordine del giorno. «Non bisogna legiferare sull'onda dell'emozione», hanno detto gli intervenuti di tutti i gruppi. Bertolaso non l'ha presa bene.

«Dopo che alcuni soccorritori hanno perso la vita - ha dichiarato rivolto all'aula - tutti chiedevano misure restrittive rispetto al comportamento inadeguato in montagna. Una norma che cominciasse a limitare escursioni quando è certificato un alto rischio valanghe poteva essere un buon modo per evitare ulteriori morti in futuro. Prendo atto - ha concluso Bertolaso - che ci sono interessi economici e corporativi anteposti alla salute umana. Come capo della protezione civile sono contrario, come rappresentante del governo mi devo adeguare».