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Scontri in Val Susa, è grave uno dei «No Tav»

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18 febbraio 2010
Scontri in Val Susa, è grave uno dei «No Tav»

Ancora tensioni nella tarda serata di mercoledì17 febbraio in Val Susa, dove sono proseguiti i sondaggi per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Circa 300 manifestanti, radunatisi attorno al cantiere radunatisi attorno al cantiere hanno circondato le forze di polizia di presidio: dopo un fitto lancio di pietre e bastoni, i dimostranti hanno cercato di forzare lo sbarramento delle forze dell'ordine, poste a protezione della trivella, che li hanno dispersi con alcune cariche di alleggerimento e il lancio di lacrimogeni a mano. La trivella ha così terminato in modo regolare lo scavo, mentre i No Tav si riunivano prima a Susa e poi a Chianocco. Dove hanno bloccato l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, in direzione Torino, impedendo il passaggio della trivella utilizzata per il carotaggio di Coldimosso.

Negli scontri sono rimasti feriti due poliziotti e due manifestanti, un uomo e una donna. Ma a preoccupare sono soprattutto le condizioni di Simone P., un giovane anarco-insurrezionalista che nei tafferugli ha riportato un ematoma cerebrale post-traumatico. Dopo le prime cure all'ospedale di Susa, è stato trasferito in prognosi riservata alle Molinette di Torino con un ematoma alla testa. È stata disposta una nuova Tac per questa mattina. Il giovane, aggiungono i medici, è lucido. Meno grave, invece, l'altra manifestante ferita, una donna di Villarfocchiardo di circa 40 anni. I sanitari dell'ospedale di Susa, dove è stata ricoverata nel reparto di chirurgia, parlano di traumi multipli alla testa e al naso. Quelli della notte appena trascorsa sono stati i primi scontri di una certa gravità, tra forze dell'ordine e «No Tav», da quando nel mese di gennaio sono iniziate le trivellazioni propedeutiche alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

La protesta - interrotta solo per far passare l'ambulanza con a bordo il manifestante ferito - si è poi estesa alle statali 24 e 25. La Val Susa, di fatto, è isolata. Un gruppo di manifestanti ha poi cercato di bloccare l'uscita dei camion di distribuzione del quotidiano «La Stampa» allestendo un picchetto in via Giordano Bruno, sede della tipografia, mentre un altro presidio è stato indetto davanti alla Rai di via Verdi. Nuove proteste sono state annunciate per oggi, giovedì, oltre a una conferenza stampa convocata al presidio permanente di Susa.

CARTINA / L'Alta velocità Torino-Lione

18 febbraio 2010
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