Guido Bertolaso ha già fatto parlare di sé all’estero, da ultimo per l’incidente diplomatico scatenato dalle sue critiche ai soccorsi Usa ad Haiti. Ma questo è solo uno degli episodi ricordati ora dalla stampa straniera, nelle cronache sull’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge.

Il Financial Times lo definisce «braccio destro» di Berlusconi, uno dei collaboratori  «più fidati e più capaci» del premier, «la faccia pubblica del governo nei momenti di crisi». Bertolaso – scrive Guy Dinmore - è «ben conosciuto» per avere organizzato i soccorsi e la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila e per avere affrontato la crisi della spazzatura a Napoli nel 2008, crisi «che svolse un ruolo importante nella vittoria di Berlusconi nelle elezioni di quella primavera».

Quanto agli appalti del G8 alla Maddalena, oggetto dell’indagine per corruzione, «poche informazioni furono rese pubbliche allora», adducendo «motivi di sicurezza», ricorda il Ft. Quando il vertice fu «bruscamente» spostato dalla Sardegna all’Aquila – aggiunge - alcuni commentatori ipotizzarono che la decisione fosse dovuta al fatto che le opere non erano pronte. E, secondo fonti di stampa, la maggior parte degli impianti avviati nella ex base navale «sono tuttora incompiuti, dopo una spesa di 327 milioni di euro».

Berlusconi, continua Dinmore, parlò di farlo ministro, appoggiando il suo collaboratore subito dopo che aveva «causato un incidente diplomatico» su Haiti. Il Ft riferisce anche delle polemiche sul disegno di legge sulla Protezione Civile: «Gli oppositori dicono che la riorganizzazione darebbe meno trasparenza negli appalti».

Il caso ha particolare eco in Spagna. El Pais, sotto il titolo «Berlusconi mantiene il suo principale consigliere, indagato per corruzione», ricorda che l’investimento pubblico alla Maddalena fu promosso da Romano Prodi, che nominò Bertolaso come commissario straordinario, e continuato con vigore da Berlusconi. Tanto che al vertice bilaterale italo-spagnolo svoltosi alla Maddalena nel settembre 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, Berlusconi «si è vantato delle opere faraoniche» davanti al premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero e i suoi ministri.

Bertolaso - «indagato in Campania per avere tentato di aprire una discarica vicino a un parco naturale», dice en passant il corrispondente del quotidiano spagnolo Miguel Mora – ha espresso la sua piena fiducia nell’operato della magistratura, «formula poco usuale nelle fila del centrodestra italiano».

Dopo l’incidente su Haiti, Berlusconi gli ha detto che meriterebbe di essere ministro. «Probabilmente», azzarda El Pais, «il suo destino era di essere ministro della Cultura, di cui la Protezione Civile ha competenze come gestore delle emergenze (un collaboratore di Bertolaso dirige il parco archeologico di Pompei)».

In chiusura, la metafora con cui Bertolaso spiega l’essenza del suo lavoro: «Sono medico e quando mi chiamano perché ci sono feriti voglio salvare loro la vita. E se occorre salto il semaforo … Poi pago la multa».

La vicenda è seguita con notizie Efe sui siti di El Mundo, Abc e altri. La notizia delle dimissioni date e respinte di Bertolaso si ritrova anche in Francia sul sito del Nouvel Observateur