Massimo «impegno e rigore» nella vigilanza dei seggi e nelle scorte del «materiale elettorale», nonchè massima sensibilizzazione dei «dispositivi di prevenzione e vigilanza» degli obiettivi ritenuti a rischio.
Il capo della polizia, il prefetto Antonio Manganelli, invita con una circolare prefetti e questori ad innalzare l'attenzione in vista delle prossime consultazioni elettorali anche se, sottolinea il Dipartimento della pubblica sicurezza, «non c'è alcun allarme terroristico o di altra natura». Le raccomandazioni, dicono al Viminale, «ripropongono disposizioni che, come consuetudine, vengono diffuse ad ogni tornata elettorale».
Nella circolare, di due pagine, il capo della polizia afferma che le misure vanno adottate anche «in considerazione dei particolari profili di ordine e sicurezza pubblica che caratterizzano l'attuale momento politico e socio-economico». «In ragione della contingente situazione di criticità, ulteriormente influenzata dalla minaccia eversivo-terroristica anche di carattere internazionale - scrive il prefetto Manganelli - assume, pertanto, rilevante e specifica importanza l'attività volta ad assicurare il pieno esercizio del diritto di voto, costituzionalmente garantito».
Manganelli ribadisce inoltre che, tenuto conto dei «profili di ordine e sicurezza pubblica che caratterizzano l'attuale momento politico e socio-economico», vanno sensibilizzati «al massimo i dispositivi di prevenzione generale e di vigilanza nei confronti degli obiettivi ritenuti a rischio, nonchè le misure di ordine pubblico finalizzate, in particolare, a garantire la piena libertà e l'ordinato svolgimento dei comizi e delle altre manifestazioni di propaganda elettorale».
Parole che, dice il Dipartimento, non devono però essere interpretate come un allarme. La circolare, ribadiscono infatti al Viminale, «non è stata determinata da nessun allarme terroristico o di altra natura». La differenza con i documenti inviati a prefetti e questori in occasione delle precedenti tornate elettorali, aggiungono, sta solo nel fatto che quest'anno «è stato inserito il servizio di vigilanza al materiale elettorale, esclusivamente per armonizzare il trattamento economico del personale che presta i servizi connessi alle elezioni».