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Secondo Formigoni le firme della lista Penati sono insufficienti

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4 marzo 2010


Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato che verranno presentate denunce in merito a irregolarità che sarebbero state commesse dall'ufficio centrale regionale che ha accolto il ricorso dei radicali e contro chi avrebbe potuto manomettere le liste con le firme. Formigoni ha adombrato «una manovra ordita da soggetti ignoti al fine di danneggiare il centrodestra e di impedirne la presentazione» alle prossime elezioni regionali.

«Abbiamo riscontrato comportamenti dell'ufficio centrale regionale presso la Corte d'appello di gravissima irregolarità», ha detto poi ilpresidente della Regione Lombardia Non solo. Dal controllo effettuato dagli esponenti della lista Formigoni sulle firme a sostegno della candidatura di Filippo Penati (Pd) risulterebbe che quest'ultima «non può essere ammessa» perché le firme stesse, ha dichiarato ancora Formigoni, «non sono sufficienti». Il governatore lombardo ha precisato che da un controllo fatto questa mattina presso il Tribunale di Milano sulle altre liste ammesse alle elezioni, «448 firme» della lista Penati «non sono valide, portando il numero delle firme a meno delle 3.500 necessarie».

Il presidente della Lombardia ha rivolto un attacco all'ufficio centrale regionale presso la Corte d'Appello, che ha prima accolto le liste e il listino del centrodestra e «poi, compiendo un'irregolarità, ha accolto il ricorso dei radicali che era improponibile ai sensi della legge». Formigoni ha spiegato che l'ufficio centrale ha dato agli esponenti della lista Bonino-Pannella «la disponibilità delle nostre liste lasciandole nelle loro mani per 12 ore. Dal punto di vista teorico avrebbero potuto compiere qualsiasi attività manipolatoria compresa la sottrazione dei documenti». Formigoni ha quindi sottolineato che solo dopo il controllo fatto dai radicali l'ufficio centrale ha riscontrato le irregolarità nelle liste.

I ricorsi al Tar della Lombardia contro l'esclusione della lista "Per la Lombardia" di Roberto Formigoni saranno depositati alla cancelleria del Tar venerdì mattina, una volta notificate alle parti. Quest'oggi i due ricorsi, uno della lista e uno di Roberto Formigoni, sono stati solamente posti all'esame del presidente della quarta sezione del tribunale amministrativo per chiedere l'abbreviazione dei termini e il permesso di notificare il ricorsi via fax alle parti. Il presidente, data l'urgenza della questione, ha dato l'ok a entrambe le richieste, riducendo i termini previsti dalla legge per la fissazione della camera di consiglio da 10 giorni a 1 giorno.

Infine l'esposto dei Radicali, nel quale si sostiene che la lista di Roberto Formigoni ha raccolto firme prima della chiusura delle candidature, è arrivato sul tavolo del procuratore aggiunto di turno, Armando Spataro, e nelle prossime ore potrebbe essere trasferito al procuratore aggiunto del Dipartimento della pubblica amministrazione, con l'apertura, come atto dovuto, di un fascicolo.

Nel loro esposto presentato nei giorni scorsi, e integrato oggi con altro materiale, i Radicali sostengono che la lista di Formigoni ha raccolto firme anche prima che venisse chiusa la lista con tutti i nomi delle candidature definitivi, sospettando, dunque, la falsità di parte delle firme. I Radicali, infatti, ipotizzano i reati di falso ideologico e falso in atto pubblico. L'esposto potrebbe essere assegnato dal procuratore capo al procuratore aggiunto Edmondo Bruti Liberati, che presiede il Dipartimento pubblica amministrazione.

4 marzo 2010
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