Con il viatico di Al Gore e gli auguri di Roberto Benigni, è tutto pronto al Paladozza di Bologna per Raiperunanotte di Michele Santoro. La corsa alla libera trasmissione radio, tv e web è partita, con gruppi d'ascolto che vanno da La Paz a Vancouver.
L'iniziativa in nome della libertà di espressione organizzata dal conduttore e dalla sua squadra insieme alla Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani e all'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, sta suscitando una serie di polemiche. Sandro Bondi, coordinatore del Pdl accusa il conduttore di essere «uno spregiudicato agitatore politico» che oggi «starebbe perfettamente a suo agio nel partito dell'ex pubblico ministero di Milano». Il ministro degli esteri Franco Frattini in un messaggio su Facebook lo definisce «un surrogato dei politici del Pd» e Alessio Butti (capogruppo Pdl in vigilanza) lo invita «a orientarsi verso la Rete e a lasciare la Rai».
Ma con la sospensione di Annozero la concessionaria pubblicitaria della Rai, considerando i prezzi di listino, ha incassato un milione di euro in meno del previsto a settimana. In ogni puntata della trasmissione di Michele Santoro vanno in onda 20 spot, che costano in media 58 mila euro ciascuno: si va dai 45 mila euro nella fascia delle 21.00 ai 65 mila alle 21.10 e alle 22.05. E gli introiti per le tribune elettorali, che in queste settimane hanno sostituito il programma, sono decisamente inferiori, contenuti nell'ordine dei 170 mila euro per serata.
La mancata messa in onda di Ballarò per il mese di marzo è costata in termini pubblicitari, sempre secondo i prezzi da listino, 1 milione e 800 mila euro. Il periodo compreso tra il 28 febbraio e il 4 aprile è considerato quello in cui gli ascolti salgono maggiormente e anche i prezzi degli spot di 30 secondi ne risentono: si va dai 38 mila euro per la fascia delle 21.10 ai 48 mila per quella delle 21.55.
Porta a Porta, unico tra i talk show sospesi in onda in seconda serata, avrebbe fruttato a Sipra, da listino, nel mese considerato, 1 milione e 500 euro. In questo caso il singolo spot trasmesso nelle fasce delle 23.10 e delle 23.40 vale 25 mila euro. Complessivamente la mancata messa in onda di Annozero, Ballarò Porta a Porta, ha significato per la concessionaria pubblicitaria Rai mancati introiti per 7 milioni e trecento mila euro.
Ma anche gli spot che precedono e concludono il Tg1 di Augusto Minzolini, a fronte di cali di ascolto del telegiornale che tra settembre e marzo è passato da uno share del 29,7% al 28,3% , hanno fatto registrare una perdita media per singola pubblicità di oltre 4 mila euro. Considerando le diverse edizioni del Tg e i 15 spot al giorno trasmessi tra inizio e fine notiziario la perdita di valore arriva a 2 milioni di euro.
